Liberalizzazione Tpl Roma, il Tar dà ragione al “Sì”

Tornando al referendum 2018 sulla liberalizzazione del servizio di trasporto pubblico a Roma, il Tribunale amministrativo regionale ha ordinato alla sindaca Virginia Raggi di riconoscere e proclamare la vittoria del” e, di conseguenza, di muoversi per far sì che venga liberalizzato il servizio stesso.

La sentenza del Tar (come nella precedente) stabilisce che il quorum del 33 per cento imposto dall’Amministrazione grillina (prima dell’indizione della data relativa alla consultazione referendaria) è illegittimo. In particolare, il Tar ha imposto alla sindaca Raggi di agire e ha nominato il commissario ad acta: sarà il prefetto a subentrare, se il risultato del referendum non sarà pubblicato nell’albo pretorio e discusso nell’assemblea capitolina nel giro di 10 giorni.

Intanto studenti, lavoratori e anziani continuano a combattere il disservizio del trasporto pubblico: ieri mattina (come in altre occasioni) si è verificato un guasto elettrico tra le fermate Termini e Manzoni della metropolitana A, mandando all’aria l’agenda giornaliera dei passeggeri.

Ecco. La sindaca grillina dovrebbe ascoltare i romani e fare una gara pubblica per far vincere l’operatore economico pubblico o privato con i migliori (e validi) requisiti economico finanziari e tecnico-professionali, in grado di gestire efficientemente e in modo sicuro il servizio di trasporto pubblico locale, che ora è assegnato direttamente ad un’azienda che non rispetta il contratto

(*) Responsabile Smart city e mobilità sostenibile - Forza Italia

Aggiornato il 20 gennaio 2021 alle ore 16:16