Nuovo Dpcm: slitta la riapertura per cinema e palestre

Slitta la riapertura per cinema e palestre. Questo quanto filtrato in relazione al prossimo Dpcm che firmerà il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Gli scienziati, infatti, avrebbero fissato la soglia – per ottenere il disco verde alle attività sportive – di 50 nuovi contagiati su 100mila abitanti. In più, c’è preoccupazione per una terza ondata della pandemia: da qui la decisione di mantenere la cautela massima. L’idea, al momento, è il rinvio a fine marzo sulla decisione per le riaperture, se non addirittura dopo le feste di Pasqua.

Ma cosa succede? In pratica, andranno in lockdown le aree dove la circolazione del virus è più alta. Nelle zone ad alto rischio, ma con dati non troppo allarmanti, scatterà la fascia arancione scuro. Qui ci saranno: divieto di spostarsi verso le seconde case, scuole chiuse, bar e ristoranti chiusi.

Cinema e teatri 

Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, oggi si siederà al tavolo insieme ai componenti del Comitato tecnico scientifico. In agenda, il tentativo di fissare un calendario per la riapertura di cinema e teatri, oltre alla possibilità di prevedere l’ingresso a musei e parchi archeologici nei fine settimana. Inoltre, verrà valutato l’obbligo per gli spettatori di indossare le mascherine Ffp2, oltre all’introduzione di biglietti nominativi prenotati on-line e alla sanificazione della sala prima di ogni spettacolo.

Piscine e palestre 

Palestre e piscine potranno riaprire quando il numero di contagi sarà, come detto, di 50 persone per 100mila abitanti. Non è da escludere che i parametri, più avanti, verranno rivisti, nell’ottica di stilare uno scaglionamento degli ingressi nelle strutture e nei centri sportivi. 

Bar, ristoranti e zone rosse 

Bar e ristoranti aperti dopo le 18: la possibilità, per ora, risulterebbe vietata in fascia gialla. Resta in piedi il dialogo per trovare altre soluzioni, soprattutto per le aree dove l’andamento dei contagi e la tenuta delle strutture sanitarie possa mostrare segnali favorevoli. Per evitare i contagi provocati dalle varianti del virus, saranno isolati sia Comuni più colpiti sia quelli limitrofi. Scuole chiuse e negozi chiusi eccetto alimentari, edicole, tabaccai, farmacie. Non si potrà uscire, fatto salvi i casi di comprovata necessità o per motivi di urgenza, salute e lavoro. Non si potrà andare in direzione delle seconde case.

 

Aggiornato il 24 febbraio 2021 alle ore 13:17