Diritto alla educazione dei bambini nei luoghi di guerra

Tutelare il diritto alla educazione dei bambini e delle bambine che vivono nelle situazioni di conflitto armato. In che modo? Ma, soprattutto, come garantire la sicurezza delle scuole nelle zone di conflitto in un contesto aggravato dalla pandemia? A queste domande i rappresentanti delle istituzioni internazionali e nazionali, la società civile e la comunità accademica risponderanno oggi – dalle 14 alle 15 – nel corso del webinar Children affected by Armed Conflict: safeguarding their right to education and ensuring schools are safe” co-organizzato dall’Universities Network for Children in Armed Conflict e dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, e co-sponsorizzato dalla Norvegia e dal Group of friends of children and armed conflict (Caac), nell’ambito della quarantaseiesima sessione del Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite.

Un’occasione, questa, per analizzare strumenti scientifici e giuridici che possono concorrere a mitigare l’impatto negativo della pandemia sull’educazione delle bambine e dei bambini nei luoghi di conflitto armato. Tra i relatori, la viceministra degli Affari esteri, Marina Sereni; la Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per i bambini e i conflitti armati, Virginia Gamba; rappresentanti del network, di organizzazioni internazionali e della società civile, tra le quali Unicef, Save the Children, Comitato internazionale della Croce Rossa, Geneva Call e Global coalition to protect education from attack (Gcpa).

“Lavoriamo insieme affinché in questo momento di emergenza sanitaria un numero sempre maggiore di Stati approvi la Dichiarazione sulle scuole sicure lanciata nel 2015 – già approvata, ad oggi, da 107 Stati membri delle Nazioni Unite – adottandone anche le linee guida sulla protezione delle scuole e delle università dall’uso militare in conflitto armato” ha detto la professoressa Laura Guercio, rappresentante del Network e moderatrice del webinar.

“Il diritto all’educazione dei bambini, protetto dal diritto internazionale umanitario, deve essere assicurato e rispettato perché bambini e bambine in situazione di conflitto armato non soffrano tutte le conseguenze del conflitto e abbiano il futuro cui hanno diritto” è il parere del professor Fausto Pocar, rappresentante del network e relatore al webinar.

Universities Network for Children in Armed Conflict agisce come un moltiplicatore di forze di 45 Università e istituti di ricerca nazionali e internazionali, che si impegnano per realizzare Settimane accademiche, tavole rotonde, workshop e seminari, ma anche corsi di formazione e di approfondimento per sensibilizzare e avvicinare gli studenti al tema della protezione dei bambini in conflitto armato.

Per seguire l’evento, in lingua inglese, clicca qui.

 

Aggiornato il 09 marzo 2021 alle ore 11:52