Zaki, Sbai: “Ora cittadinanza alle donne vittime di violenza”

“La decisione del Senato di approvare la mozione per la cittadinanza a Patrick Zaki deve necessariamente aprire un fronte di riflessione più ampio”. Lo dichiara Souad Sbai, ex parlamentare Pdl.

“A questo punto – prosegue – chiediamo la cittadinanza per tutte le donne vittime di violenza che vivono nel nostro Paese. Sono centinaia quelle che da anni si trovano in Italia per sfuggire dalle brutalità dei regimi e alle quali, spesso, viene anche negato il permesso di soggiorno”.

“Le battaglie di civiltà sono anche queste – termina Sbai – non si possono usare due pesi e due misure. Pur rispettando profondamente la condizione di Zaki, non posso dimenticare le tante donne, tra cui molte egiziane, che vivono condizioni estreme a causa delle violenze subite. Anche per loro l’Italia ci deve essere, soprattutto se sono lavoratrici e madri”.

L’Aula del Senato, con 208 voti a favore e 33 astenuti, ha approvato l’ordine del giorno che, in sostanza, impegna il Governo “ad avviare tempestivamente mediante le competenti istituzioni le necessarie verifiche al fine di conferire a Patrick George Zaki la cittadinanza italiana”.

Nell’ordine del giorno, inoltre, è precisato che il Governo deve sollecitare le autorità egiziane circa una “immediata liberazione dello studente” oltre a valutare la possibilità, in tale ottica, di utilizzare gli strumenti previsti “dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti del 10 dicembre 1984”.

Tra le altre cose, è indicato di monitorare le udienze processuali e le condizioni di detenzione, a cui si aggiunge una attivazione, a livello europeo, per la tutela dei diritti umani nei Paesi in cui persistono violazioni.

Aggiornato il 15 aprile 2021 alle ore 11:02