Scuola: caccia al non vaccinato, ma per il resto non si fa niente

Sempre più professori vengono cacciati a lezione in corso perché scade loro il permesso durante la giornata. Ovviamente si tratta di docenti non vaccinati che, per lavorare, si pagano di tasca propria i tamponi. Quello che chiede la Cgil è che i controlli vengano effettuati esclusivamente all’entrata, per evitare situazioni spiacevoli, di discriminazione e derisione nei confronti dei docenti. È chiaramente oltraggioso cacciare di fronte ai propri alunni un insegnate dalla classe, irrispettoso nei suoi confronti come persona e lavoratore. Ma d’altronde questo sembra essere lo spirito e l’atteggiamento del Governo e del ministro, Patrizio Bianchi, nei confronti dei non vaccinati. Trovare il modo per attuare derisione, discriminazione, bullismo, nei confronti di chi non si adegua allo schema dominante.

Oramai quello che sta accadendo nella scuola è la caccia al non vaccinato, nella speranza che prima o poi ceda, molli la presa e vada a farsi iniettare il siero magico. Ricordiamo che cose di questo genere, che a molti paiono normali e accettabili, accadono soltanto in Italia. La vicenda del Green pass nel nostro Paese rischia di entrare a far parte della nostra prossima futura cultura. Un modo di fare degli italiani alquanto bizzarro, se visto dall’esterno, ma che per molti che si trovano all’interno un senso ce l’ha, eccome. D’altronde ci sono molti governi assurdi in giro per il mondo, Carte costituzionali che si reggono sulle religioni, ad esempio. Il nostro non sarà quindi più uno Stato laico, ma neanche cattolico: sarà uno Stato che si poggerà sul cardine della nostra nuova cultura. Ovvero il pass digitale per accedere a qualsiasi cosa.

Il Garante dei diritti dei minori denuncia il pressing sugli alunni non vaccinati per poter togliere la mascherina. Nei fatti quella di Bianchi è l’ennesima sparata senza fondamento di un Governo che fa finta di avere visione ma che, soprattutto sul tema scuola, naviga a vista. Mentre si fa la caccia al non vaccinato nelle scuole, non parte l’organizzazione per gli screening di massa con i test salivari: si registrano già quasi 20mila contagi in due settimane nella fascia 0-19 anni. Bisognerebbe insistere su questo, per garantire la didattica in presenza in modo continuativo.

In merito ai controlli per i docenti durante l’orario di lavoro ci sono vari presidi che, nelle circolari, hanno già annunciato che effettueranno le verifiche a campione durante la giornata, perché appunto il Green pass deve essere valido per tutta la durata delle lezioni e non solo per l’ingresso.

Aggiornato il 25 settembre 2021 alle ore 11:08