Molestie alla Beccaglia: interviene Souad Sbai

martedì 30 novembre 2021


Identificato l’uomo che ha molestato Greta Beccaglia. È un 45enne residente in provincia di Ancona. Per la polizia è l’autore delle molestie alla giornalista di Toscana Tv avvenute mentre era in diretta, nel corso di una trasmissione sportiva, dopo la partita Empoli-Fiorentina, del 27 novembre. L’uomo, tifoso della Fiorentina, è stato individuato dagli agenti del commissariato di Empoli, che si sono avvalsi, tra l’altro, delle immagini riprese dalla stessa emittente e di quelle dell’impianto sportivo. Le telecamere hanno permesso di riprenderlo nel passaggio ai tornelli di uscita. “Non volevo parlare con nessuno, solo andare alla macchina. Ho sbagliato e chiedo scusa: voglio incontrarla, quando sarà possibile, quando lei vorrà”. Lo ha detto Andrea, il 45enne tifoso identificato come l’autore delle molestie all’inviata di Toscana Tv. L’uomo lo ha dichiarato alla trasmissione di Radio 24, La Zanzara. “Ho chiesto scusa e ci mancherebbe”, ha detto Andrea, ristoratore in provincia di Ancona, con una compagna e una figlia.

La giornalista ha presentato alla questura di Firenze la denuncia-querela. Nei prossimi tempi potrebbe essere sentita come parte offesa. La giornalista ha confermato, in una intervista a Qn, che sarà “allo stadio per le interviste di Fiorentina-Sampdoria. Quello che è accaduto – racconta la vittima dell’aggressione – dimostra quanto siamo indietro nel rispetto minimo fra i sessi”. Dopo che la notizia ha però fatto il giro della rete, la giornalista “ha ricevuto una valanga di messaggi di solidarietà, soprattutto dagli uomini”. Ma si domanda: “Stavolta è successo davanti alla telecamere. Quante altre ragazze ogni giorno subiscono violenze simili nel silenzio più assoluto?”. Intervistata da La Stampa, Beccaglia riferisce di essersi sentita “disorientata, sconvolta” dopo la molestia e ciò che l’ha ferita di più è stata “l’indifferenza” attorno a lei. “Tutti vedevano, nessuno diceva niente”, racconta. “Io, nonostante tutto, sono fortunata. Posso far arrivare forte il messaggio per tutte”.

Intanto, Toscana TV ha deciso di sospendere per un periodo di tempo il giornalista Giorgio Micheletti, storico volto delle trasmissioni sportive, conduttore di A Tutto Gol. Quest’ultimo era in collegamento con Greta Beccaglia nel momento in cui l’inviata presso lo stadio Castellani di Empoli è stata molestata. “Questo non lo puoi fare”, ha detto Beccaglia all’uomo. Micheletti, in studio, ha reagito dicendo: “Non te la prendere, vai avanti”. Ora, proprio in virtù di questo modo di affrontare la situazione di emergenza, l’emittente ha deciso – attraverso un comunicato – di sospendere il conduttore. In un’intervista a Repubblica, Micheletti aveva dichiarato che gli attacchi ricevuti si basavano su quanto visto, “a carte scoperte” e non in presa diretta. Greta Beccaglia aveva allo stesso modo sottolineato che, in quel momento, la reazione di Micheletti era stata sbagliata, ma che lei si è sempre sentita tutelata umanamente e professionalmente dal giornalista di A Tutto Gol. “Abbiamo condiviso con il giornalista Giorgio Micheletti – si legge nel comunicato di Toscana Tv – di concedergli l’opportunità di un momento di riflessione e di pausa professionale nella conduzione del format A Tutto Gol, al fine di chiarire lo svolgimento dei fatti riservandoci di valutare eventuali provvedimenti disciplinari”.

Sulla vicenda si registra l’intervento di Souad Sbai, presidente di Acmid-donna Onlus (associazione attiva da vent’anni nella lotta alla violenza sulle donne). “Le molestie subite da Greta Beccaglia nel post-partita di Empoli-Fiorentina – afferma Sbai – sono inaccettabili. Ma il passo da quanto accaduto alla strumentalizzazione politica dei fatti non può essere così breve. Il buonismo e la facilità con la quale improvvisati opinionisti vanno in tivù fornendo la loro versione e prendendo una posizione sull’accaduto è agghiacciante, così come è riprovevole che ad essere condannato non sia l’atto subito dalla giornalista ma l’approccio del collega che, collegato in studio, ha invitato la Beccaglia a proseguire nel suo lavoro, evitando così di dare attenzione a quegli uomini che la stavano molestando. Alcune femministe pensano di risolvere la cosa con una inutile caccia alle streghe, interessandosi di un episodio di violenza solo perché in cerca di visibilità”.

Queste le parole di Souad Sbai, a seguito di alcuni interventi televisivi relativi alle violenze subite da Greta Beccaglia e definiti “deleteri nella lotta alla violenza di genere”. Micheletti, “il collega della giornalista è stato garbato, da padre, da uomo. Doveva calmarla in quel momento. È stato frainteso. È stato sospeso dalla tivù. Lo trovo ingiusto. La mia preoccupazione è che, a seguito di alcune apparizioni in Tv, l’attenzione venga spostata su di lui anziché restare sull’episodio di violenza, portando a far ‘archiviare’ l’accaduto. Dovremmo evitare – ribadisce Sbai – di emettere sentenze. Anche noi di Acmid, che abbiamo a che fare con violenze subite da donne immigrate, diciamo loro di andare avanti e non drammatizzare, solo per aiutarle a superare il trauma. Questo – sostiene Sbai – non ci impedisce di denunciare gli abusi. Semmai dobbiamo scandalizzarci se poi i Pm tentano di archiviare le cose, come accaduto a Perugia a Salsabila, con il procedimento archiviato, in sostanza, solo perché la donna non è finita in ospedale”. Souad Sbai, infine, auspica che “la giornalista non verrà ricordata solo per questo spiacevole episodio. Mi auguro che venga valorizzata nel mondo del giornalismo”.

 


di Redazione