Vaccini, se non immunizzano la colpa è dei non vaccinati: farsa in cinque atti

I vaccini costituiscono una soluzione rapida ed (in)efficiente per sciogliere le difficoltà della situazione virale. Non eliminano il virus, non immunizzano, non sostengono le varianti, devono essere ripetuti a distanza accorciata, scemano potenza difensiva, però sono rapidi, eseguibili, illusori, e non obbligano a interventi complessi, di lungo periodo che coinvolgerebbero la struttura sociale. Al dunque, comodo vaccinare che arieggiare l’ambiente, ventilarlo, controllare l’alimentazione (si stanno favorendo alimenti perniciosissimi!), tutelare la salute più che le malattie, integrare natura e città, ripulire l’ambiente, movimento fisico. Ma il ritrovato semplificativo ed (in)efficace dei vaccini è ben scarso ritrovato rispetto al ritrovato salvapopolo, ed il vero ritrovato salvapopolo ormai è conosciuto, vociferato, richiesto, proposto, imposto, è il nemico, il malefico, il rovinatore, l’abominevole, insomma: il non vaccinato, il non inoculato, il renitente, il refrattario, lo scoiattoloso, il talpone, lo struzzo dal volto umano. La storia ha trovato un altro colpevole, è una ricerca periodica, e di solito con ottimi risultati. Abietti. Chi fu responsabile della guerra di Troia? Paride, seduttore, Elena, sgualdrinella. Chi rovinò l’Impero Romano? I Cristiani. Chi sono i congiuratori occulti delle sorti umane? Gli ebrei. Chi è nato schiavo? I neri. Le società ricorrono alla demagogia con rapidità furiosa. Quando non sanno o non intendono risanarsi scovano in altri la causa del male, deviano il bersaglio, e la gente, credulona e furente, colpisce di solito il bersaglio falso e subisce il male senza avvedersi di chi lo cagiona, così il maligno può malfare non soltanto impunemente, addirittura indicando il presunto colpevole, erroneo, e facendo ingoiare il male.

Stiamo assistendo ad una delle più maestose deviazioni di sguardo. La pandemia copre la visuale e non fa scorgere i danni sociali che provengono da altre fonti. Tra le quali malefiche evenienze porrei: l’inflazione, la disoccupazione “strutturale”, la demografia. L’inflazione ci stroncherà. È una pandemia economica devastatrice. Ti fa trovare con una manciata di denaro vacuo. Acquisti un minimo di ciò che acquistavi. Guadagni e lavori a fondo perso. È il fenomeno meno rilevato e più catastrofico dei nostri momenti. Alla lunga ci stroncherà, dicevo, più della nominatissima malattia virale. L’inflazione sarà, è micidiale anche perché si coniuga alla crisi dell’occupazione, alle delocalizzazioni, alla penuria demografica. E tutto quanto non è dovuto alla malattia. Sono eventi di incubazione lontana e che ci sconvolgeranno se non troviamo riparo. Rendere i non vaccinati responsabili colpevolizzabili, infierire, licenziare accrescerà il male non lo sanerà. Migliaia al presente rischiano la fame perché temono di vaccinarsi. Se cedono al ricatto: o ti vaccini o non lavori e non sei pagato non cambierà nulla, e non cambierà nulla se non ti vaccini. Le vaccinazioni crescono ma i mali sociali non decrescono. Se dai la miseria ad altre migliaia di persone non vaccinate non fai che accrescere il male e la miseria. Follia. Le costringi a vaccinarsi? Peggio. Avremo centinaia di migliaia rosi da odio sociale canino, e comunque i contagi resteranno perché i vaccini non immunizzano (lo si capisse una volta per tutte!).

Ed i mali detti, inflazione, disoccupazione da automazione, delocalizzazione, crollo demografico continueranno irrisolti anzi occultati dalla copertura della pandemia e dalla colpevolizzazione dei non vaccinati che accrescono o causano i mali fantasiosamente. Demagogia. Eterna demagogia. Si indica un falso bersaglio, i non vaccinati, come responsabili di una crisi che non si sa o non si vuole risolvere in quanto conviene a qualcuno non risolverla (una società intimorita dal virus è sotto perpetua vaccinazione è facilmente governabile e sopporta altri mali che gli sembrano minimi rispetto al gran male della salute!). L’indicare nei non vaccinati i colpevoli dei nostri mali si aggiunge alle periodiche accuse, i non vaccinati come i neri, gli ebrei. La società, le società non stanno comprendendo questo spostamento di attenzione, invece di interessarsi dell’inflazione sono ossessionati dei contagi. Contagi che esistono ma che non saranno vinti da vaccini che non vincono il contagio! Sicché incredibile sarà, è che subiremo inflazione e contagio. Neanche nel XXI secolo (avanti Cristo) la Scienza aveva suscitato un portento siffatto, di combattere una malattia, lasciandola. Il coro grida: ma attenua il danno! Non moriamo! Non moriamo! Strabiliante: se non elimino il male come posso stare certo che lo attenua un domani!? E le “varianti”, le tenete da conto? Ne può sortire qualcuna che della attenuazione del male con i vaccini si lava le mani, diciamo. Non è da escludere che qualche cittadino si dia l’iniziativa di accusare di somministrare vaccini che non immunizzano. Lo annoteremo alla XVIII vaccinazione. Siamo ancora alle vicende iniziali di avvenimenti assai problematici.

Intanto buttate sulla strada migliaia di persone, perché? Per indicare colpevoli e non riconoscere la discutibile efficacia di vaccini che non immunizzano. Vaccini che non immunizzano, necessario ripeterlo. Ma come non dubitare di vaccini che non immunizzano? Assurdo non dubitare! Ma come, il virus resta in vita ed io non devo dubitare? Invece di accusare i vaccini che non immunizzano si accusa chi dichiara che i vaccini non immunizzano e si vantano coloro che si credono immunizzati da vaccini che non immunizzano. Ma scemano il danno! Ma come mi garantite il futuro se il virus rimane presente con tutte le sue varianti? Allora? Tolleranza, mente larga. Chi teme i vaccini cerchiamo di comprenderlo. La gente si vaccini al massimo, quei restanti dubbiosi male non ne fanno se li curiamo altrimenti. Non vogliono trasgredire, vogliono cure diverse. La loro mente e non solo il loro corpo ha rifiuto dei vaccini non della salute, anzi, credono che i vaccini possono dare complicazioni. Sbagliano? Forse. Ma non più di coloro che vaccinano senza immunizzare. E rivaccinano senza immunizzare. E rivaccinano senza immunizzare. E rivaccinano, e rivaccinano, e rivaccinano. Siamo nel 2052, è un solo non vaccinato, tutti vaccinati, migliaia e migliaia di contagiati. Evidente. Colpa dell’unico non vaccinato!

Aggiornato il 17 gennaio 2022 alle ore 15:05