Oggi mi sento complottista

Oggi mi sento complottista perché sono convinto che i vari movimenti No vax altro non siano che strumenti in mano a soggetti come Gianluigi Paragone, Francesca Donato ed altri per sfiancare le tendenze europeiste del Governo: Forza Nuova fa il resto. Poi arrivano certi intellettuali, magari al servizio di qualche Paese estero che non sopporta l’Italia, che sostengono la violazione della Costituzione compiuta dall’Esecutivo con l’adozione del Green pass.

Oggi mi sento un po’ complottista perché sono quasi certo che siano in atto manovre internazionali contro l’Italia affinché l’economia nostrana faccia il botto: d’altronde, dopo l’assalto alla sede nazionale della Cgil, certi rappresentanti politici sembrano quasi essere gli strumenti giusti per raggiungere l’obiettivo. E, da buon complottista, ritengo anche che le manifestazioni degli studenti contro gli scritti all’esame di maturità altro non siano che uno degli strumenti per combattere il potere ed i suoi rappresentanti (però il ministro Patrizio Bianchi ci fa pena comunque).

Noi complottisti, leggendo i vari post sui social, cominciamo ad essere convinti dell’esistenza di un accordo segreto tra Big Pharma e compagnie telefoniche: dopo tre dosi di vaccino somministrate, il soggetto che le ha assunte si trasforma in un mini-ripetitore itinerante del segnale 5G. Oggi mi sento complottista anche perché (almeno così mi sembra) le scie chimiche si stanno gradualmente colorando: non vorrei che abbiano la presunzione di prendere il posto delle nostre Frecce Tricolori.

Aggiornato il 14 febbraio 2022 alle ore 11:46