Comunità Lgbt e quote rosa

Lo premetto e solo per chiarezza: non sono contrario alla Comunità Lgbt, anzi sono tra quelli che ne chiedono il massimo rispetto e riconoscimento.

Ognuno, del resto, può gestire il proprio essere come meglio crede e nessuno, ma proprio nessuno, può permettersi dì metterne in discussione le libertà di scelta. Né può essere giusto, a mio giudizio, che chicchessia possa ergersi a giudice nello stabilire quale scelta identitaria sia più o meno giusta.

Se due donne (o due uomini, è la stessa cosa) decidono di condividere la propria vita, i propri sentimenti, la propria quotidianità, non ci trovo nulla dì strano. Anzi, sono più preoccupanti certe prese dì posizione (pseudo-ideologiche) che si ostinano a mettere in contrapposizione la coppia Lgbt a quella tradizionale: in simili atteggiamenti di “liberale” non c’è proprio nulla!

C’è però un aspetto che è difficilmente condivisibile: la spettacolarizzazione delle manifestazioni Lgbt che si vedono in giro per il Paese. La rivendicazione dei propri diritti è una cosa, il Carnevale è un’altra. Le forzature non aiutano dì certo le cause ed il rispetto dei diritti. Un po’ come accade con le cosiddette “quote rosa”: chi ancora crede che l’imposizione di discutibili regole elettorali possa aiutare la sacrosanta parità di genere?

Aggiornato il 02 luglio 2022 alle ore 11:01