Odontoiatria conservativa: cos’è e a cosa serve

venerdì 17 febbraio 2023


Il termine odontoiatria conservativa si riferisce agli interventi necessari per mantenere le funzionalità di un dente danneggiato senza dover ricorrere a interventi più invasivi, come ad esempio la devitalizzazione oppure l’estrazione del dente stesso. Infatti, l’aggettivo “conservativa” vuol dire proprio per preservare il dente ed evitare la perdita dello stesso. Ovviamente, gli interventi di odontoiatria conservativa sono in genere effettuati da professionisti in grado di evitare la compromissione estetica del sorriso del paziente.

LE TECNICHE DI ODONTOIATRIA CONSERVATIVA

Negli ultimi anni gli interventi conservativi hanno ottenuto un notevole successo. Non a caso, esistono tantissimi centri di questo tipo in tutta Italia, soprattutto nelle grandi città; è quindi molto facile, ad esempio, trovare professionisti che eseguono odontoiatria conservativa a Roma o in tantissime altre città d’Italia, anche sul web. Gli interventi di odontoiatria conservativa vengono fatti utilizzando principalmente due tecniche: le otturazioni e gli intarsi. Nel primo caso, si intende la tecnica “tradizionale” utilizzata per trattare una carie e riparare il dente. L’odontoiatra, per effettuare un’otturazione, pulisce la cavità dopo aver rimosso la carie e sigilla il buco. In questo modo, il paziente può recuperare immediatamente le funzioni dentali e non sente più dolore. Inoltre, l’otturazione evita il progredire della carie, così da scongiurare problemi più gravi. Per le carie di grandi dimensioni (più del 50 per cento della superficie del dente) potrebbe essere necessario ricorrere all’intarsio. Questa tecnica prevede la sostituzione di una parte del dente mancante. In genere, l’intarsio richiede diverse sedute: la prima per pulire il dente cariato e prendere l’impronta e la seconda per la cementazione dell’intarsio, che viene realizzato su misura dal laboratorio odontotecnico, in base all’impronta presa in precedenza.

QUANDO SONO NECESSARI GLI INTERVENTI DI ODONTOIATRIA CONSERVATIVA?

Come spiegato, gli interventi di odontoiatria conservativa sono necessari, principalmente, in caso di carie. La carie si verifica, negli stadi iniziali, con la distruzione dello smalto che ricopre il dente. In questa fase spesso è sufficiente un trattamento al fluoro, da ripetere periodicamente. Quando, invece, la situazione è più grave (dolore oppure ipersensibilità ai denti, presenza di fori visibili sulla superficie dentale, ecc.) è fondamentale recarsi dal dentista al fine di analizzare la situazione e sottoporsi a interventi di odontoiatria conservativa. Al dentista basta poco tempo per avere una panoramica completa della situazione, mediante una visita e l’impiego di alcuni strumenti, come gli specilli in metallo, da introdurre nella cavità dentale. In alcuni casi, però, vengono consigliate al paziente delle radiografie, al fine di avere un quadro completo della lesione provocata dalla carie.

COME PREVENIRE LA FORMAZIONE DELLE CARIE

Una volta precisato come è possibile salvare un dente cariato, occorre capire come fare per evitare che queste ultime possano formarsi. Ovviamente, la prima regola da tenere in mente è la prevenzione. Seguendo semplici regole è possibile mantenere in salute il cavo orale. Tutto quello che occorre fare è evitare il consumo eccessivo di cibi acidi, grassi e ricchi di zuccheri. Ancora, è necessario praticare una corretta pulizia dentale dopo ogni pasto pesante (come ad esempio, colazione, pranzo e cena). Infine, è fondamentale sottoporsi a sedute di igiene dentale almeno due volte ogni anno al fine di rimuovere l’accumulo di placca sui denti.


di Redazione