Vigili del fuoco: più personale e nuovi mezzi, parla Ciofi (Cisl)

“Il vigile del fuoco mette il cuore oltre l’ostacolo, è abituato ad avere le capacità per risolvere problemi in situazioni complicate”. Riccardo Ciofi, segretario Fns-Cisl Roma e Rieti, è di questo avviso. Allo stesso tempo, interpellato dall’Opinione, fa il punto della situazione circa le criticità del Corpo, dal numero del personale ai mezzi in dotazione. Con una parola che, di volta in volta, ritorna. Ovvero “pianificazione”.

Già, perché a stretto giro – ma anche in ottica futura – gli eventi che interessano la Capitale non mancano, dalla Ryder Cup al Giubileo del 2025, senza accantonare l’Expo del 2030: “La questione principale è legata all’organico – dice Ciofi – il comparto attualmente in servizio a Roma e in provincia è carente per mezzi di soccorso”. Per capire, “mancano all’appello 100-105 autisti. C’è bisogno, quindi, di un’organizzazione più ampia”. Che però, al momento, latita: “L’Amministrazione, quando svolge le mobilità, non fa una differenziazione tra autista oppure operatore, quindi su ciò che serve nei vari casi. Svolge, essenzialmente, una mobilità senza verificare le difficoltà che ci sono o che si potrebbero creare”.

Tornando agli autisti, insiste Ciofi, “la formazione doveva essere svolta dall’Amministrazione, in particolare nei corsi di ingresso, per fornire un ricambio. Che non c’è stato. Sarebbe necessario, quindi, un investimento da parte della stessa Amministrazione per le carenze. Il Comando interviene, ma il personale formato non è sufficiente”. Nel dettaglio “nel 2022 sono stati preparati 40 autisti circa. Ma ne servirebbero almeno altri 60”.

Eppure, non finisce qui: “Stiamo provando ad aprire, sempre a Roma, la sede in zona Pisana (h24) ma non abbiamo l’organico per farlo. È necessario che ci sia, pertanto, un piano pluriennale di assunzioni sulle dotazioni organiche specifiche”. A tal proposito, Ciofi ricorda che nell’area della Capitale i vigili del fuoco sono circa 1500 circa, dislocati per turni (4) di servizio.

Infine, la fotografia sui mezzi: “Anche qui torno a ripetere: serve programmazione. Abbiamo un personale che utilizza vetture obsolete, che hanno anche 20-25 anni, con alle spalle 58-60mila chilometri. Sarebbe necessario una sorta di ricambio, anche quinquennale, per garantire un’ottima affidabilità”.

Riccardo Ciofi, sindacalista e allo stesso tempo vigile del fuoco, sottolinea: “Alcune circostanze, all’esterno, sono di difficile comprensione. Solo chi è dentro e le vive da vicino ha il polso della situazione. Noi, a cominciare dalle vertenze, cerchiamo di tenere alta l’attenzione, sia sul versante economico che su quello di un miglioramento delle condizioni lavorative”. Anche perché, stringi-stringi, nel calderone finisce tutto: “Mancanza di formazione, veicoli vecchi, organico insufficiente. Il personale, inevitabilmente, è sotto stress”.

Insomma, note dolenti ci sono. Anche se, alla fine, la forza di andare avanti non manca mai. Perché si sa: “Il pompiere paura non ne ha”.

Aggiornato il 07 marzo 2023 alle ore 15:42