Colosseo, scala inagibile: disabile portata in braccio dai vigili

Vuole visitare il Colosseo, ma non fa i conti con le barriere architettoniche. Una turista americana, affetta da Sla, non può andare avanti. Come ricorda Federico Rocca, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia: le scale che da largo Gaetano Agnesi conducono a uno dei pezzi pregiati della Città eterna “sono recintate da mesi, perché dichiarate pericolanti e la scala mobile, unidirezionale, presente all’interno della fermata Colosseo (linea B) è ferma da mesi”. Succede in un mercoledì di marzo. Questa è la cartolina dall’Urbe. Ad aiutare la giovane è il personale della Polizia locale: gli agenti, così, la prendono in braccio.

Marco Milani, segretario romano del Sulpl (Sindacato unitario lavoratori Polizia locale), commenta: “Il compito della Polizia locale è anche questo: intervenire per cercare di ovviare ai bisogni delle persone. Purtroppo, Roma dimostra di essere carente sia nei servizi offerti e che nel numero di agenti, visto che mancano oltre 3mila unità in organico. Immaginare di affrontare il Giubileo in queste condizioni appare un’impresa ardua”. La ragazza, osservano dal sindacato, al termine della visita vuole incontrare i caschi bianchi. Commossa, li ringrazia. Dopodiché, riceve da loro il supporto per raggiungere i binari in direzione Termini.

“È capitato di fornire un aiuto alle mamme che trasportavano carrozzine particolarmente pesanti – rivela Milani – ma c’è un’altra cosa assurda, a mio avviso: almeno 100-120 volte a turno di servizio le persone chiedono come raggiungere il Colosseo, da largo Gaetano Agnesi. Le scale sono interdette, non ci sono indicazioni multilingue che dicono, per chi può, che sono presenti le scale all’interno della fermata metro Colosseo. Per le persone che non possono fare quel tragitto, c’è un lungo giro da percorrere, ovvero seguire la strada che va verso l’entrata inferiore di Colle Oppio. Ma il marciapiede, oltre che essere stretto, per gran parte è transennato. Al Colosseo, infine, gli ingressi continuano a essere contingentati: se una persona con difficoltà non riesce a raggiungere la meta in orario, in sostanza si gioca la visita a uno dei simboli di Roma”.

“Un gesto di grande umanità, che merita un pubblico encomio, ma che evidenzia ancora una volta una carenza, quella delle barriere architettoniche che colpiscono anche davanti al Colosseo – sottolinea Rocca – una situazione non degna per la Capitale d’Italia, che si prepara a ospitare milioni di turisti per il Giubileo e si propone come sede dell’Expo 2030. Per ben due volte – conclude – ho presentato in Assemblea capitolina un ordine del giorno per chiedere fondi per l’abbattimento delle barriere architettoniche”. Il risultato? “La bocciatura”.

Atac, in una nota, si dice costernata per il disagio subito da una turista con disabilità, che ha dovuto ricorrere all’aiuto di alcune persone per scendere le scale fisse che da largo Agnesi conducono alla stazione Colosseo”. Poi “precisa che:

1) anche se la scala fosse stata funzionante (lo sarà nei prossimi giorni) la signora non avrebbe potuto utilizzarla per scendere. La scala, infatti, funziona solo in una direzione: in salita. Serve ai clienti della metro per salire dalla stazione alla terrazza di largo Agnesi, non il contrario;

2) la signora non aveva bisogno di usare la stazione metro, che è attrezzata con montascale per le necessità dei passeggeri con disabilità, ma visitare l’Anfiteatro;

3) la turista è stata aiutata a scendere dalla scala fissa, a fianco della scala mobile passando per la stazione, perché gli altri accessi esterni – non inerenti la metropolitana – sono inagibili”.

Aggiornato il 15 marzo 2023 alle ore 16:26