Responsabilità: l’emergenza Covid ha cancellato tutte le regole in Italia

Il procedimento giudiziario contro Giuseppe Conte e Roberto Speranza – rispettivamente presidente del Consiglio e suo ministro della Salute – è male impostato e, in quanto tale, rischia di prestarsi a facili obiezioni e irresponsabilità. Quello che viene contestato è non avere chiuso tutto e tutti, essendo a conoscenza della pandemia mentre si allargava a macchia d’olio.

Il problema in realtà è un altro, molto più grave e che si estende, quanto a responsabilità, fino all’intero governo successivo di Mario Draghi, oltre a tutto quello di Conte tutti inclusi.
Il problema è che i provvedimenti di chiusura stessi sono stati emessi in assenza non solo della loro legittimità riguardo all’organo emittente – cioè non in base alla regolare legge del Parlamento – ma anche per la illegittimità nel merito del provvedimento stesso. In altre parole la gravità viene non tanto dal non avere chiuso, ma proprio dall’avere illegittimamente chiuso. Chiusura peraltro che non serviva a molto dato che il contagio si è avuto in misura modesta in quei Paesi in cui non è stata adottata alcuna misura di tal genere.
Da molto tempo in Italia si confondono le acque, facendo finta di prendere – perseguire giudizialmente – fischi per fiaschi per poi, nei fatti, fare passare in second’ordine o financo non far emergere del tutto, la gravità dei fatti e i fatti stessi che hanno determinato la gravità.
I fatti sono questi.

1) La pandemia poteva essere affrontata senza chiusure perché il contagio non veniva bloccato chiudendo tutti in casa e stoppando le attività e la vita di noi tutti.

2) Il virus Covid è stato confermato dalle autorità statunitensi competenti essere provenuto da laboratori cinesi di Wuhan.

3) Il virus Covid poteva essere curato in maniera efficace, diversamente da come è stato gestito all’interno delle strutture ospedaliere dove le persone sono state prima isolate – interrotto ogni contatto con l’esterno – e poi mal gestite sanitariamente, a cominciare dal fatto che è stato proibito l’utilizzo delle normali medicine diffondendo notizie sbagliate tra la popolazione spaventata.

4) Il presidente pro tempore degli Stati Uniti Donald Trump ha indicato per tempo, già nel marzo 2021, via Twitter, la cura che qui sotto si riporta, ma che, avendolo scritto e diffuso Trump, in Italia, è stato volutamente ignorato da tutti i mezzi di comunicazione esistenti.

5) Chiusi illecitamente quanto illegittimamente tutti a casa, è stata soppressa ogni forma di democrazia e decisione democratica nel nostro Paese. Le persone sono state rincorse e addirittura “schedate” per strada da un originale sistema di controllo di polizia messo e tenuto in piedi da un discutibilissimo ministro dell’interno non eletto da nessuno degli italiani, ovvero Luciana Lamorgese, ministro dell’altrettanto mai eletto da nessuno degli italiani presidente del consiglio Mario Draghi– lo stesso vale per i mai eletti Conte e Speranza.

6) I vaccini anti-Covid, che non erano mai stati sperimentati prima dell’uso, non garantivano alcunché.

7) L’obbligatorietà del vaccino – anche lì senza legge del Parlamento ma con mero decreto dei non eletti Draghi e Conte – contro la volontà della persona è stata e costituisce l’illegittima violazione del diritto fondamentale della persona, della sua volontà o salute che sia – le pronunce della Consulta che tentano di rendere l’obbligatorietà da illegittima a legittima costituzionalmente sono un obbrobrio del diritto che chiede l’immediata rimozione dei firmatari.

8) Il presidente della Repubblica in Italia non è eletto dal popolo italiano. Sergio Mattarella, come Giorgio Napolitano prima, hanno riempito il vuoto creatosi dalla assenza di governi eletti, esondando così ogni potere loro attribuito dalla Costituzione italiana, avocando a sé ogni decisione in luogo del popolo italiano e di fatto “coprendo” ed avallando le decisioni prese dai governi non eletti, quindi illegittimi secondo la Costituzione italiana.

9) I numerosi drammatici effetti avversi causati dal vaccino obbligatoriamente imposto non sono stati registrati, anzi rifiutati e di fatto rigettati dall’ente – Aifa – competente che avrebbe dovuto farne nota, riferirli e renderli manifesti e disponibili, al contrario li ha di fatto celati (come tuttora). Si teme infatti che gli effetti del vaccino in alcuni corpi si siano prodotti come un vero e proprio veleno. I “lotti” dei vaccini sembra fossero differenti, alcuni blandi, alcuni sbagliati, difettosi, nefasti. A maggior ragione l’Aifa con il ministero della Sanità avrebbe dovuto, come dovrebbero entrambi tuttora, recepire i casi e stilare un elenco in modo da comprendere quali e quanti siano, come siano andate le cose e chi debba oggi eventualmente disintossicarsi dal siero, qualora nocivo per il proprio organismo.

10) Le commissioni di inchiesta a posteriori sembrano servire più a tentare di coprire quello che di totalmente illiberale e incostituzionale è avvenuto in Italia, cioè tutto.

 

Aggiornato il 16 marzo 2023 alle ore 15:49