Truffe romantiche: arrestate 8 persone

mercoledì 22 marzo 2023


Otto persone in esecuzione di una ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Gip di Roma per truffa aggravata, riciclaggio e sostituzione di persona sono state arrestate dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale di Roma.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, sono partite con l’obiettivo di contrastare il sempre più diffuso ed odioso fenomeno delle cosiddette “truffe romantiche”: reati contro il patrimonio commessi in danno di persone fragili, che i criminali ricercano e individuano sui social network.

I criminali utilizzano profili social falsi: la maggior parte delle volte si presentano come personaggi affascinanti e rassicuranti, con l’obiettivo di instaurare un rapporto con le vittime fino ad indurle a credere ad una relazione sentimentale riuscendo così a portare a termine il progetto criminale e la truffa sfruttando, appunto, le debolezze e le vulnerabilità delle vittime.

Una volta guadagnata la fiducia e la confidenza delle vittime, i criminali fanno richieste di denaro sempre più frequenti, utilizzando le scuse più disparate: la vittima, imprigionata in una relazione a distanza, fatica a rendersi conto e, spesso, ad accettare di essere al centro di una truffa

L’indagine è partita a seguito della denuncia di una signora, contattata su Facebook da “Larry Brooks”, sedicente ufficiale dell’esercito statunitense di stanza in Siria, con la foto profilo raffigurante un affascinante uomo di mezza età. La vittima aveva creduto alle difficoltà economiche dell’uomo che gli impedivano di congedarsi e giungere finalmente in Italia – anche perché i criminali avevano creato identità fittizie di studi legali che confermavano le teoriche esigenze ed urgenze economiche di “Larry Brooks” – e, con alla promessa di un futuro insieme, si era convinta ad effettuare diversi bonifici.

I primi accertamenti effettuati in rete e sui flussi finanziari hanno confermato che il profilo fake “Larry Brooks” ha truffato decine di donne: nel corso delle indagini sono emerse ben 32 vittime accertate, con un provento illecito di circa 400mila euro nel periodo dal 2018 al 2021.

La lunga e complessa attività investigativa, condotta affiancando tecniche classiche di investigazione ad attività di analisi del traffico delle comunicazioni internet e dei flussi finanziari, ha consentito di identificare nel Lazio gli odierni indagati: sui conti correnti riferibili al gruppo criminale sono transitate somme di denaro provenienti dalle truffe, inviate direttamente dalle vittime, per poi essere incassate o trasferite su conti nelle disponibilità dei complici, in molti casi con rimesse di denaro all’estero.

La Procura della Repubblica di Roma, in relazione al quadro indiziario emerso, ha contestato il concorso in truffa, aggravata dall’aver approfittato delle condizioni di minorata difesa delle vittime e dalla transnazionalità del reato, nonché il reato di riciclaggio dei proventi del reato.

Agli indagati è stato contestato anche il reato di sostituzione di persona; “Larry Brooks” è infatti una persona realmente esistente negli Stati Uniti e la foto utilizzata nei profili falsi è di un avvocato statunitense che in relazione alle condotte descritte ed infamanti ha presentato denuncia alle autorità Usa.

Il romance scam è un fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale, quasi sempre perpetrato nei confronti di persone sole, spesso donne.

Il danno patrimoniale spesso è ingente, ma quello maggiore è di ordine psicologico: la difficoltà di accettare che il rapporto sentimentale lungamente coltivato non sia mai esistito, la consapevolezza spesso rifiutata di essere vittima di persone che hanno approfittato di una propria intima vulnerabilità, spesso causano un importante trauma.

Tanto è forte il sentimento di vergogna che spesso la vittima non racconta la propria storia neanche alle persone più care: delle 32 vittime accertate, infatti, solo 8 hanno voluto formalizzare una denuncia. In molti casi, poi, le segnalazioni giungono dai parenti delle vittime insospettiti e preoccupati dalle improvvise inspiegabili difficoltà economiche e psicologiche dei familiari.

Per questo il fenomeno criminale è ancora in parte sommerso.

 


di Redazione