Apiturismo: conciliare la sostenibilità ambientale con la scoperta del territorio

martedì 5 settembre 2023


Nel corso della storia medievale europea, il miele era utilizzato come forma di pagamento, perché considerato molto prezioso. Nella nostra epoca contemporanea, il fenomeno del turismo legato alle api è divenuto una nuova ricchezza per le comunità rurali e per le aziende agricole.

L’apiturismo è un nuovo modo di fare vacanza: sano, ecologico e sostenibile, tra le tante aziende locali sparse per il territorio che producono mieli prestigiosi e gustosi. Una scelta che diviene anche commerciale e di promozione del prodotto: il 7 per cento di chi va in vacanza ha acquistato almeno una volta il miele, mentre il 13 per cento dei consumatori abituali lo acquista ogni volta che va in vacanza.

Tra i canali di acquisto il 70 per cento preferisce comprare direttamente dagli apicoltori e dai produttori locali, scelti per genuinità, sostenibilità, qualità e tutela delle api. Gli ultimi dati dimostrano, inoltre, che 9 consumatori su 10 vorrebbero un maggior contatto con gli apicoltori, a testimonianza della crescente necessità di conoscenza e di interesse verso l’apicoltura e il sistema “sociale” delle api. In sostanza, gli italiani conoscono ancora poco l’apiturismo, ma mostrano una propensione positiva verso questa tipologia di vacanza, strettamente connessa a un contatto diretto con la natura.

Si ha così la possibilità di viaggiare da Nord a Sud dell’Italia tra feste, sagre, fiere e incontri per degustare e conoscere i prodotti dell’alveare e le ricette locali di oltre 60 tipologie di miele, alcune delle quali uniche al mondo, poco conosciute e molto pregiate, come il corbezzolo della Sardegna, il rododendro delle regioni di montagna, il miele al girasole del Centro Italia o all’arancio e all’eucalipto delle regioni del Sud.

Prodigioso alimento naturale dalle celebri proprietà benefiche e caratteristiche nutrizionali, anche il miele in Cilento acquisisce un ruolo particolare grazie alla biodiversità conservata nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. All’interno del Parco nazionale, l’intera area rappresenta una vera oasi per le api alla ricerca di nettare. Il territorio cilentano è, per sua definizione, molto diversificato dal punto di vista naturale con colline, montagne e mare. La ricchezza e la varietà delle specie vegetali sono tali da aver permesso l’istituzione del Parco nazionale del Cilento del Vallo di Diano e degli Alburni e la presenza di aree incontaminate fa di questo territorio una vera oasi per le api.

Il ruolo delle api è fondamentale per la produzione alimentare e per l’ambiente come accade anche con altri insetti, pensiamo ai bombi o alle farfalle. Una realtà economica che in alcuni Paesi è già molto sviluppata, primo tra tutti la Slovenia, dove esiste addirittura una campagna nazionale per la promozione del miele e per la tutela delle api alle Nazioni Unite, con una giornata dedicata alle api. La proposta di proclamazione della Giornata Mondiale dell’Ape è arrivata dalla Slovenia, che ha scelto la data di nascita (il 20 maggio) del grande esperto di api del XVIII secolo, Anton Janša.

Janša fu il primo insegnante di apicoltura alla Corte di Vienna, ai tempi dell’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo. Con l’introduzione dei metodi di apicoltura che utilizzavano gli apicoltori della Carniola, creò una vera rivoluzione nell’apicoltura dell’epoca. Tra l’altro introdusse il pascolo delle api, ridefinì il ruolo dei fuchi, e registrò tutte le informazioni e le ricerche svolte in due libri, che ancora oggi rappresentano un utilissimo manuale per molti apicoltori.

Il fenomeno dell’apiturismo è una realtà che potrebbe dare un importante aiuto anche all’apicoltura tipica italiana, offrendo e implementando ulteriore visibilità del territorio, promozione dei prodotti, nuovi canali di commercializzazione e diversificazione del reddito, soprattutto in un momento come quello attuale, dove il settore apistico sta vivendo una notevole crisi produttiva e l’attenzione sulla tutela delle api per l’agricoltura e il benessere comunitario è sempre più al centro dell’attenzione mediatica.


di Domenico Letizia