Olimpiadi di Parigi, è pronto il Dream team

martedì 16 aprile 2024


Gli Stati Uniti vanno all-in. La ferita della Coppa del mondo è ancora aperta, visto che il team Usa è addirittura rimasto fuori dal medagliere. Quindi per le Olimpiadi di Parigi, lontane poco più di 90 giorni, coach Steve Kerr ha deciso di portarsi gli uomini migliori. Tanti giocatori dell’Nba hanno, in un passato anche prossimo, snobbato la maglia red white and blue per concentrarsi sul campionato. Adesso, colpiti nell’orgoglio dall’esperienza Fiba World Cup, gli uomini straordinari del basket a stelle e strisce hanno tutti risposto “presente”. Inutile girarci intorno, gli 11 dei 12 nomi diramati dalla Federazione potrebbero tranquillamente competere e vincere in almeno tre o quattro discipline olimpiche diverse.

A partire da LeBron James, che tra coloro che non hanno bisogno di presentazioni è il portabandiera. Il più grande cestista (probabilmente) di tutti i tempi manca dalla nazionale da 12 anni, e probabilmente questa sarà la sua ultima occasione per vestire i colori americani. Poi è il turno di Stephen Curry, il miglior tiratore da tre della storia, reduce da una stagione di alti e bassi con i Golden State Warriors – di cui è diventato il giocatore simbolo – che parteciperà (incredibile ma vero) per la prima volta alle Olimpiadi. Kevin Durant invece, di ori olimpici ne ha vinti tre: nel 2012, nel 2016 e nel 2020. La sua presenza a Parigi non è mai stata messa in discussione.

Un’altra prima volta è quella di Joel Embiid, che tra rappresentare Francia o Camerun ha scelto – non senza polemiche – gli Usa. Una stagione da record nonostante l’infortunio, la stella dei Philadelphia 76ers è pronto per il battesimo del fuoco. Ora è il turno del miglior giocatore dell’Nba 2023-2024 (almeno per quanto riguarda la regular season), Jayson Tatum dei Boston Celtics, la migliore squadra tra est e ovest compresi. Anche se quest’anno i suoi Phoenix Suns non hanno brillato, Kerr non si sarebbe mai separato dal protagonista di Tokyo 2020 Devin Booker, guardia titolarissima della nazionale Usa.

Ad aggiungere dinamicità e fluidità al gioco degli Stati Uniti ci penserà Jrue Holiday, il playmaker di Boston anche lui oro olimpico in Giappone, quattro anni fa. Poi, a protezione del proprio ferro gli Usa piazzeranno, non c’è modo più chiaro per dirlo, i due difensori più forti dell’Nba. Anthony Davis dei Los Angeles Lakers e Bam Adebayo dei Miami Heat. A completare la lista degli 11 extra-terresti che il team Usa porterà a Parigi ci sono Anthony Edwards (Minnesota Timberwolves) e Tyrese Haliburton (Indiana Pacers). Il primo, per riscattare le prestazioni negative dei Mondiali dell’anno scorso, e il secondo perché – al contrario – è stato forse il giocatore migliore della Fiba World Cup per gli Stati Uniti.

Ciò che fa sorridere poi, sono i candidati in lizza per l’ultimo posto disponibile nel roster della nazionale americana: Kawhi Leonard, Paul George e Jalen Brunson per dirne solo tre. A questo punto, Coach Kerr potrebbe convocare Bill Murray, come ringraziamento per aver permesso ai Looney Tunes di giocarsi il tutto per tutto contro i Monstars in Space Jam.

(*) Foto di @Espnnba


di Edoardo Falzon