That's the Twitter, baby

@paolobiondi

«Senior correspondent Reuters, si occupa di politica e politica economica, su Twitter con opinioni strettamente personali». Non è mica uno qualunque, Paolo Biondi, corrispondente dall’Italia della principale agenzia di stampa internazionale. Uno le cui analisi a cavallo tra l’anatomia dei movimenti politici e la dissezione dei flussi economici fanno tremare i potenti del paese. Si dice che fosse tra i pochissimi dei quali l’ex superministro Giulio Tremonti temesse le critiche, che voleva sempre inserite in testa alla propria rassegna stampa. I bene informati raccontano delle saette che il divo Giulio promanava dagli occhi allorché lo incrociava nei corridoi di Palazzo. Non è nemmeno un anno che Biondi ha scoperto Twitter, e già è tra le fonti giornalistiche più accreditate dell’italica tweetsfera. Quasi cinquemila tweet lanciati, retweet sempre attenti all’evoluzione della giornata politica italiana, Biondi ha raccolto con la sua paziente attività duemilaseicento follower. Nell’enorme flusso di notizie di politica economica, il “senior correspondent” non perde occasione di infilare gustose battute sull’attualità politica. Cose che da un distinto corrispondente parlamentare non ti aspetteresti, per intenderci. Qualche esempio? «La Minetti ha comunicato che oggi non comunica. Potenza delle comunicazioni». Oppure: «Berlusconi voleva aumentare i poteri del capo del governo. Per ora sta cercando di capire quali sono quelli di un leader di partito». Ma anche: «Grilli arrivato al Quirinale con quasi mezz’ora d’anticipo. Non si sa mai...». Nota caratteristica del profilo di Biondi (che lo rende estremamente affine a chi scrive e fa innervosire chi non gode del carisma della medesima fede) è la passione bianconera. Sempre filtrata dalla lente della pura oggettività giornalistica. Come nell’ultimo caso: «3 italiani tra i 32 migliori Uefa: due della Juve (Buffon e Pirlo) e uno che gioca all’estero (Balotelli). Senza Juve l’Italia non esiste».

@ilfoglio_it

L’hanno scritto immantinente sul sito. Ma è grazie ai canali sociali che la notizia della liberazione di Rossella Urru ha monopolizzato l’attenzione di tutta la rete. «Il quotidiano diretto da Giuliano Ferrara», come si presenta ai suoi 27mila e passa followers, ha lanciato la news in tempo reale su Twitter: «Rossella Urru sarebbe stata liberata nei pressi di Timbuctu» hanno scritto intorno alle 14.30 di ieri. Allegando il link allo scarno pezzo in cui si riportavano le conferme di alcune fonti della redazione esteri del giornale dell’Elefantino. Scatenando la fibrillazione di tutta la rete. E cogliendo impreparati gli altri quotidiani nazionali. Al punto che Repubblica ha dovuto rimediare in tutta fretta alla “buca”, copincollando (con appena qualche modifica qua e là) il testo del competitor. Il «secondo quanto riporta il sito del Foglio» è stato inserito solamente dopo l’invio di un altro tweet. «Repubblica riporta la notizia del Foglio. Ma si dimentica di scrivere la parola “Foglio”. Strano», ha infatti scritto Piero Vietti, responsabile del sito internet. Quando l’ex vicedirettore Daniele Bellasio si trasferì al Sole24ore, gli chiesero quanti giornalisti si occupassero del sito del quotidiano romano. Non ci volevano credere che ce ne fosse solamente uno a produrre la mole di informazioni quotidianamente sfornata dall’online. Oggi, nella gestione e nella diffusione dei contenuti del sito, Vietti è coadiuvato da Giulia Pompili, Michela Maisti e Ronald Giammò. Anche grazie a loro, il Foglio è una delle sporadiche realtà giornalistiche più seguite su Twitter che su Facebook. I fans zuckerberghiani del giornale di Ferrara sono “solo” 12mila, meno della metà di quelli di Twitter. I giornalisti della redazione cinguettano i propri pezzi, ma è il quotidiano lavoro del desk redazionale a permettere al piccolo e battagliero quotidiano di essere sempre sulla notizia, fornendo ai propri followers non solo tutti i contenuti ripresi dall’edizione cartacea che vengono pubblicati online nel corso della giornata, ma anche contenuti originali per il web e gli aggiornamenti tratti dalle agenzie di stampa. Se vi viene in mente di farvi seguire dalla redazione trovate un’altra strada. Sono solo 18 i profili nella TL de @ilfoglio_it. E sono tutti foglianti.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:49