L’Opinione aderisce   a “Fate vedere le tette”

L'Opinione aderisce volentieri e con entusiasmo all'iniziativa “Fate vedere le tette” ideata e lanciata dalla giornalista Giusi Brega, per sensibilizzare tutte le donne sull'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce nella lotta ai tumori che colpiscono le donne.

“L’iniziativa #FateVedereLeTette - spiega Giusi Brega - nasce come provocazione ironica per smuovere una situazione reale e potenzialmente pericolosa: il fatto che molte donne, soprattutto le ragazze più giovani e senza particolari patologie, non si facciano l’autopalpazione ogni mese e non vadano a fare le visite di controllo da un medico, se non quando hanno un problema reale e urgente. Non si rivolge quindi a chi ha o ha avuto il tumore del seno e che non sempre ha voglia di scherzarci su (sebbene siano tantissime le donne operate che hanno partecipato orgogliose all’iniziativa); si rivolge a chi per pigrizia, per leggerezza, per mancanza di informazioni adeguate, non capisce l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, pensando che queste brutte cose capitino sempre agli altri”.

Un'idea, come spesso accade alle idee vincenti e come dice la stessa Brega nata “per caso, sul divano di un mio amico la cui madre ha subìto una mastectomia e che adesso fortunatamente sta bene. Si parlava di lei, del fatto che io ho perso mia zia per mancata prevenzione, della nostra amica che ha perso la sorella perché quando si è rivolta a un medico era troppo tardi. Nessuno di noi è immune, ma la salute si dà per scontata quando la si ha. E se, nonostante decenni di appelli alla prevenzione, quasi metà delle donne non va a fare i controlli consigliati, allora il messaggio fa fatica ad arrivare.

Così ho deciso di usare l’ironia, cercando di attirare l’attenzione sull’argomento in vista di Ottobre mese internazionale della prevenzione quando davvero non ci saranno più scuse per non fare una visita di controllo”. A chi dovesse chiedersi se l'iniziativa possa o meno servire e se è giusto usare l'ironia in un ambito così delicato si deve rispondere con un duplice “sì” poiché questa rappresenta un altro grande macigno lanciato nello stagno della pigrizia e della paura che spesso attanaglia e immobilizza le donne di fronte alla prospettiva di una visita o di un esame. E perché, come ci spiega la promotrice e ideatrice dell'iniziativa “Se con questa iniziativa avremo convinto anche solo una donna a fare una visita di controllo e se durante quel controllo avrà trovato un nodulo prendendolo in tempo, allora avremo vinto tutti. Ci si vergogna a dire “tette” o a postare una propria foto scollata? Se imparassimo a considerare il seno come una parte qualunque del nostro corpo, riusciremmo a parlarne con un medico per chiedergli un consiglio o per descrivergli serenamente le percezioni sul nostro seno in modo tale da intercettare il prima possibile eventuali campanelli di allarme di un cancro.

Ottobre non è il mese per fare le timide - conclude Giusi Brega- far vedere le tette può salvarvi la vita”. E perché non andare anche oltre e non lanciare l’hashtag #FateVedereIlReferto, “a dimostrazione che l’ironia aiuta a parlarne e parlarne aiuta ad agire”? Per partecipare basta scattarsi una foto con la scritta “prevenzione” fatta sul décolleté con una matita per gli occhi e poi pubblicarla sui social con l’hashtag #FateVedereLeTette. Se, invece, si preferisce restare anonime è sufficiente mandare la foto per messaggio ai seguenti indirizzi social. 

https://www.facebook.com/FateVedereLeTette

https://twitter.com/PrevenzioneSeno

https://instagram.com/prevenzioneseno

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:52