Rumors e cinguettii, Twitter fa gola

Da mesi ormai, i rumors sulla possibile cessione di Twitter si fanno sempre più insistenti. E i nomi dei potenziali acquirenti variano da Microsoft a Google, passando per Salesforce. Secondo le ultime indiscrezioni, riportate dalla multinazionale Bloomberg, tra i corteggiatori del social network di Jack Dorsey ci sarebbe anche la casa di Topolino, che per questo avrebbe già preparato un’offerta d’acquisto. Innegabile la strategica posizione del fondatore e Ceo di Twitter, che da tre anni fa parte del Consiglio di amministrazione della Walt Disney Company e avrebbe quindi una posizione agevolata per gestire la trattativa tra le due società.

“La Disney - spiega l’analista di Monness Crespi e Hardt & Co, James Cakmak - deve pensare a un futuro post-cavo. Sta investendo nella tecnologia e così facendo avrebbe la piattaforma per raggiungere spettatori in tutto il mondo”.

L’acquisto del social network sarebbe infatti un punto reale di svolta per la multinazionale dell’intrattenimento, che per ora ha sempre puntato sulla tivù tradizionale. A favorire quest’operazione, l’attuale Ceo di Disney, Bob Iger, impegnato dal giorno della nomina nel rinnovamento dell’azienda. Si deve a lui infatti l’acquisto della Pixar per 7,4 miliardi, come anche l’aver investito nella piattaforma di video streaming Hulu e nella media company Vice.

Diversa la situazione per Google. Per il colosso di Mountain View l’acquisto del social network sarebbe infatti circoscritto al mondo di Internet e costituirebbe una rivincita dopo la delusione avuta da Google +. Anche se per disponibilità economica, l’azienda statunitense non dovrebbe temere rivali, altri pretendenti sembrano essersi candidati all’acquisto. Primo tra tutti Salesforce. L’azienda, specializzata in cloud computing e customer relationship management, si era già scontrata con Microsoft durante la corsa all’acquisto di LinkedIn. In quel caso, ad avere la meglio fu però proprio quest’ultima, che chiuse la trattativa per 26,2 miliardi. Oggi però, la società, poco conosciuta ai più, ma con un valore di capitalizzazione di 55 miliardi, ha deciso di riprovarci con Twitter. Alcuni sostengono che l’acquisto sarebbe piuttosto azzardato, perché poco abbinabile all’attuale business dell’azienda; secondo altri invece, offrire un servizio integrato per il marketing e l’assistenza rapida corrisponde a uno dei cinque pilastri del buon business.

Ultima, solo in ordine di tempo, la candidatura di Microsoft, che se dovesse riuscire anche in questa impresa, diventerebbe il primo vero temibile rivale di Facebook. Quel che è certo, al momento, è che tutti queste chiacchiere hanno messo le ali al titolo Twitter. Dal primo giorno in cui sono uscite le prime indiscrezioni, infatti, la società ha capitalizzato 2,5 miliardi in più.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:59