Monkey: l’app fatta su misura per i giovani

Il tempo delle notifiche e dei mi piace su Facebook è tramontato. A prendere piede tra i millennials, un concetto di comunicazione decisamente più diretto. La nuova creatura del web si chiama Monkey ed è figlia di due giovanissimi. I ragazzi prodigio, che secondo indiscrezioni, avrebbero anche ricevuto i complimenti del Ceo di Apple, Tim Cook, sono Ben Pasternak e Isaiah Turner.

Con la presunzione tipica degli adolescenti e la determinazione di chi dichiara, come unico obiettivo, quello di voler dare vita all’“app più importante del mondo”, nasce la nuova videochat per sconosciuti. Il sistema è molto simile a quello del già noto Chatroulette ma, come hanno dichiarato gli stessi ideatori al New Yorker, “senza pervertiti”. Se nelle prossime versioni sarà possibile applicare dei filtri e scegliere genere o età della persona con cui vorremmo socializzare, oggi, che l’applicazione è ancora agli albori, si chiacchiera con chi capita. “Skip” a parte, perché una volta comparsa la foto del proprio interlocutore si può anche scegliere di passare al prossimo, cominciano i giochi. Il tempo a disposizione è limitato e allo scadere dell’ultimo minuto, se si vuole continuare a parlare, occorre connettersi tramite Snapchat. Tutto molto semplice, così semplice che i due giovanissimi fondatori hanno anche aperto un profilo per dare personalmente supporto agli utenti che riscontrano qualche difficoltà.

Da giovane a giovane quindi, che forse è il vero segreto del successo della nuova creazione, che in poco più di due settimane ha già raccolto duecentomila utenti.

“Il problema - spiegano Pasternak e Turner - è che tutte le app al momento sono create da un gruppo di adulti, mentre noi siamo sia i creatori che gli user, non come in Snapchat. Se fai costruire una casa a un adulto - aggiungono - ci metterà una vasca da bagno, ma se la fai costruire a un ragazzo ci metterà uno sci d’acqua e dei jet-sky”.

La spiegazione, seppur riduttiva, risulta piuttosto efficace e Monkey ha già conquistato il 25esimo posto della classifica dell’App Store.

Del resto Pasternak non è nuovo ai successi. Il 17enne prodigio di Sydney ha già alle spalle “Impossible Rush”, giochino da un milione e mezzo di download e l’app di commerce per bambini Flogg, grazie alla quale, a soli sedici anni, era stato definito “teenius” (un misto cioè tra teenager e genius). Mentre l’Abc News allerta i competitor e si chiede se possa essere proprio Monkey il nuovo titano della tecnologia del futuro, a motivare i due ragazzi prodigio arrivano anche i complimenti del presidente di Tumblr, John Maloney.

 

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 03:03