Facebook diventa tivù: uno show per giovani

martedì 27 giugno 2017


Facebook spinge al massimo sui video fino a diventare una televisione. La piattaforma social da due miliardi di utenti è in trattativa per produrre contenuti televisivi originali, rivolti ai giovanissimi, da mandare in onda a fine estate. Aggiungendosi così al novero già nutrito Apple di compagnie tecnologiche che sono già scese in campo, da Amazon a Netflix, a cui di recente si è aggiunta anche Apple.

“Stiamo supportando un piccolo gruppo di partner e creatori che sperimentano tipologie di show attorno alle quali è possibile creare una community, dallo sport alla commedia, dai reality al gioco - spiega Nick Grudin, VP Media Partnership di Facebook - Siamo concentrati sugli show a puntate e aiutiamo tutti i nostri partner a capire quali sono i temi che funzionano meglio nei vari argomenti”.

Ad avere più particolari dell’operazione è il Wall Street Journal. Stando alle indiscrezioni riportate dal quotidiano statunitense, la società di Mark Zuckerberg avrebbe avuto incontri con major e agenzie di talenti di Hollywood e avrebbe indicato un budget di 3 milioni di dollari a puntata, in linea con le produzioni di fascia alta della tv via cavo. La compagnia sarebbe inoltre interessata a produzioni di fascia media e a contenuti brevi, da 10 minuti.

Facebook punterebbe a raggiungere un target dai 13 ai 34 anni, con un focus nella fascia 17-30, per attrarre un pubblico di giovani al momento più interessato a Instagram e Snapchat. Sempre in base alle indiscrezioni, la piattaforma guarderebbe con interesse a serie tv simili a Pretty Little Liars e Scandal e a reality come The Bachelor. L’obiettivo di Facebook, che rispetto a realtà come Netflix e Amazon entra tardi nel settore delle produzioni televisive, è duplice: far crescere il business legato ai video in cui da tempo sta puntando e accaparrarsi una fetta della spesa pubblicitaria televisiva, che è nell’ordine delle decine di miliardi di dollari. Le pioniere nel settore sono state Netflix, produttrice del fortunatissimo House of Cards; Amazon che ha ingaggiato Woody Allen per la serie Crisis in Six Scenes; e Google, anch’essa impegnata a offrire programmi originali su YouTube Red. E di recente anche Apple è entrata nel mercato dei contenuti televisivi originali: i primi di giugno ha messo in onda la prima puntata di Planet of the Apps, un reality in 10 episodi incentrato sul mondo degli sviluppatori di applicazioni.


di Massimo Ascolto