Rating di legalità nella Pa: al via il Premio nazionale

Al via il premio nazionale “Rating di legalità nella Pubblica amministrazione”. La prima edizione dell’iniziativa, organizzata dall’associazione Italian Digital Revolution (www.aidr.it) in collaborazione con i propri partner, verrà illustrata nel dettaglio in una conferenza stampa che si terrà domani (ore 11,30) presso la sala stampa della Camera dei Deputati (via della Missione n. 4, Roma).

Il riconoscimento, realizzato dagli studenti del liceo artistico “Silvio Lopiano” di Cetraro (Cosenza), ha l’obiettivo di stimolare le Pubbliche amministrazioni a migliorare i propri processi attraverso l’utilizzo delle tecnologie per favorire la trasparenza, combattere la corruzione e coinvolgere sempre più i cittadini, e verrà assegnato annualmente alle prime quindici PA centrali e locali che, attraverso il controllo di un software dedicato e realizzato da un partner dell’Aidr, risponderanno ai requisiti richiesti dal regolamento del premio. Tale motore di ricerca infatti interrogherà i siti web delle Pubbliche amministrazioni e incrociando i dati con quelli resi disponibili dall’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) assegnerà a ciascuna di esse un tasso percentuale di copertura informativa, ovvero quante delle informazioni previste dalle normative in termini di trasparenza le PA rendono pubbliche e accessibili ai cittadini.

All’incontro con la stampa, moderato dalla giornalista e conduttrice del Tg2 Rai Maria Antonietta Spadorcia, interverranno Cosimo Ferri, magistrato e sottosegretario alla Giustizia; Mauro Nicastri, presidente di Italian Digital Revolution; Massimo La Camera, ceo di Tecnoter; Gianluca Maria Esposito, direttore della Scuola in anticorruzione e appalti nella Pubblica amministrazione dell’Università di Salerno; Francesco Verbaro, esperto PA e presidente di Formatemp; Laura Strano, responsabile Osservatorio anticorruzione e trasparenza dell’Aidr; Isabella Mori, componente della direzione nazionale di Cittadinanzattiva per le politiche su trasparenza e corruzione; Vincenzo Mongillo, professore di Diritto penale presso l’Università di Roma Unitelma Sapienza; Carlo De Masi, presidente di Adiconsum e Roberto Morello, dirigente medico ospedaliero.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 03:18