L’evoluzione dinamica delle Hr Management

lunedì 30 aprile 2018


Il mondo delle Hr Management è nato dinamicamente e continua a crescere con un’evoluzione degna di profonda attenzione. 

Il settore sa bene di trovarsi in un momento di profonda trasformazione ed è consapevole del rapido cambiamento che le direzioni Hr stanno attuando, spostando la propria attenzione dall’automazione all’impatto sul business e all’engagement, fattori entrambi destinati a definire le strategie Hr e a modificare il futuro del settore. Il passaggio a un modello di business digitale è qualcosa che richiede cambiamenti fondamentali nei processi organizzativi e nel lavoro quotidiano. Si tratta di un mutamento dirompente e molte organizzazioni europee devono ora affrontare in maniera diretta le sfide imposte dalla trasformazione digitale.

Tra le priorità per la comprensione del sistema resta il network, la capacità di fare network, poiché presentare innovazione al proprio team o ai propri dipendenti consente di generare un circuito di accattivanti e stimolanti opportunità, sfruttando partnership in divenire all’interno della propria rete, senza dimenticare di continuare a puntare sulla formazione delle risorse presenti in azienda, un aspetto su cui vale sempre la pena investire. In un contesto in cui si percepisce con chiarezza la necessità di ridefinire l’approccio al lavoro e di sviluppare le competenze, è evidente che non basta inserire nuove geniali figure ma occorre coinvolgere complessivamente tutta l’azienda per ridefinirne l’approccio culturale. Analizzando numerose inchieste campione all’interno delle strutture aziendali, risulta generale la volontà  di un cambiamento in primis per la figura chiave della trasformazione, ossia l’Hr, che deve uscire da un contesto spesso ancora troppo marginale e limitato ad attività di implementazione operativa acquisendo centralità e nuove skill strategiche. Ad un’attenta visione di ciò che le nuove realtà imprenditoriali chiedono e stanno applicando risulta evidente che numerose aziende hanno raggiunto consapevolezza di dover inserire, all’interno delle proprie strutture, analisti e specialisti di digital marketing e comunicazione. 

Gli specialisti verticali come User Experience Designer e Sviluppatori di app restano importanti, ma sembra non sia ancora percepito come strettamente necessario avere una squadra interna di Digital Transformation. Inoltre, nuovo campo di osservazione è quello dell’attuale integrazione tra le funzioni Hr e quelle in capo al Chief financial officer. Da recenti studi, si evince che  la condivisione dei dati assicurata dalle tecnologie di cloud computing consente alle diverse divisioni aziendali di collaborare di più e meglio. 

Il punto di partenza è quello di avere a disposizione un ambiente (cloud) condiviso tra divisione finance e divisione Hr, ovvero una piattaforma in grado di integrare i sistemi Enteprise resource planning e Human capital management in un unico modello di gestione dati, con tutti i vantaggi operativi e strategici che ne conseguono. Vantaggi che possiamo identificare innanzitutto in maggiore  facilità di tracciare e prevedere i costi legati alla forza lavoro e rilevanti ai fini del processo di budget: i workflow possono essere mappati sui singoli ruoli con una trasparenza totale del modello dei dati. Ciò su cui gli analisti concordano è che a contare maggiormente, risultando essenziale, è l’ambiente circostante all’azienda. Cosa fare per attrarre i nuovi talenti e trattenere quelli del proprio team? Per attrarre i talenti migliori gioca un ruolo fondamentale la comunicazione finalizzata alla ricerca e all’acquisizione di figure manageriali: un sito semplice e contemporaneamente innovativo, uno stand completo di materiale ad una fiera, un annuncio di ricerca scritto bene, un metodo di selezione innovativo digitale e un manager molto attivo sui social e molto presente sui media, che analizzi mese per mese i cambiamenti di preferenza dell’utente in rapporto ai social e, soprattutto, all’emergere dei nuovi social.

Un insieme di elementi che può fare la differenza, soprattutto per i profili più giovani. Ultimo elemento da rimembrare è la non sottovalutazione di tale lavoro. Tali analisi vivono di uno studio continuo dell’“antropologia social” e approfondimenti continui e a tale lavoro deve essere corrisposto una giusta paga, altrimenti, il rischio è quello di far saltare il team, perdere i talenti e divenire famosi sui social per le figuracce. 

(*) Responsabile alla comunicazione di “Italian Network” e presidente dell’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi)


di Domenico Letizia (*)