Hydra: sanzioni per la piattaforma del dark web russo

“La minaccia globale di criminalità informatica e ransomware che ha origine in Russia, e la capacità dei leader criminali di operarvi impunemente preoccupa profondamente gli Stati Uniti”. Queste le parole di Janet Yellen, segretario al Tesoro americano. In sostanza, gli Usa hanno sanzionato Hydra, ovvero la più grande piattaforma esistente del dark web in lingua russa, e la valuta virtuale di scambio Garantex. Lo ha comunicato il Dipartimento di Stato a stelle e strisce, rimarcando che si tratta di una decisione che ha fatto seguito a una operazione della polizia tedesca contro tale piattaforma.

Il Dipartimento ha spiegato: “L’azione, coordinata con i nostri alleati e partner, blocca l’infrastruttura per i cyber attacchi con riscatto, nonché gli attori e gli obiettivi dell’abuso della valuta virtuale per riciclare i pagamenti”. Le sanzioni, peraltro, ha fatto il paio con quanto disposto dalla polizia tedesca, che a sua volta ha chiuso i server dei computer di Hydra e sequestrato 25 milioni di dollari in criptovaluta.  Secondo funzionari statunitensi, Hydra è un paradiso per il commercio illecito. Hydra, secondo i procuratori, avrebbe avuto 19mila venditori registrati e 17 milioni di account di clienti.

 

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 11:14