Meta studia il lancio di token virtuali

A gennaio Mark Zuckerberg aveva ufficialmente abbandonato il progetto di valuta digitale lanciato nel 2019. Oggi la sua azienda starebbe studiando il lancio di un token, ovvero “gettone”, virtuale. Secondo un articolo del Financial Times questo nuovo tentativo di entrare nel panorama delle valute digitali è strutturalmente diverso dal primo. La criptovaluta ideata tre anni fa dal fondatore di Facebook, che doveva offrire un nuovo metodo di pagamento al di fuori di circuiti bancari tradizionali, si era scontrata con l’opposizione di banche centrali, autorità di regolamentazione e politici, preoccupati soprattutto per la stabilità del sistema finanziario, oltre che per il problema del riciclaggio di denaro e della protezione dei dati personali.

Questa volta Meta non vuole coniare monete virtuali registrate sulla blockchain (tecnologia che traccia gli andamenti delle criptovalute e ne permette la compravendita), ma piuttosto token che fungono da valuta. Questi saranno molto simili a quelli utilizzati in diversi videogiochi per fare gli acquisti in-game, come i Robux di Roblox e i V-Bucks di Fortnite. Il gruppo californiano sta lavorando anche a dei particolari “social token”, da distribuire agli utenti per premiare contenuti importanti. Inoltre, Meta vuole introdurre delle valute legate ad alcuni influencer su Instagram, per permettere a questi content creators di monetizzare i propri contenuti. Mark Zuckerberg sta lavorando ormai da tempo alla costruzione del metaverso, un insieme di mondi paralleli che, oltre a richiedere un’intera infrastruttura, necessita la propria valuta. Secondo il Financial Times questi token sono stati soprannominati dai dipendenti di Meta Zuck Bucks (i dollari di Zuck, abbreviazione di Zuckerberg).

Come Google, TikTok, Twitter e altre piattaforme, il gigante dei social network sta cercando di diversificare i suoi flussi di entrata. Questo perché finora l’introito principale di queste aziende era, ed è, la pubblicità mirata, messa in seria discussione da diverse autorità governative e di regolamentazione, preoccupate per la tutela dei dati personali degli utenti. La mossa del token virtuale è decisamente interessante, ed è destinata a cambiare ancora di più il panorama delle criptovalute, dei bitcoin e del metaverso in generale. Una realtà in costante evoluzione.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 11:15