“Emiliano mi avvisò dell’indagine. O ti dimetti o ti caccio”

È una giornata piovosa a Bari, raffiche di vento freddo, sembra inverno nonostante dovrebbe essere già primavera. Nel bar in centro città è mattina presto, l’odore di caffè avvolge e travolge i clienti, qualcuno sfoglia La Gazzetta del Mezzogiorno, lo storico giornale che viene letto sui tavoli della prestigiosa caffetteria, frequentata da semplici cittadini ma, anche, da imprenditori, avvocati e qualche politico. Mentre prendiamo, rigorosamente al banco e senza zucchero, il primo caffè della giornata, udiamo uno scambio di battute tra due attempati signori che, sfogliando il quotidiano commentano tra loro: “Altro che primavera, qui è l’inverno più gelido per il presidente Michele Emiliano e il Pd pugliese”.

La conversazione ci colpisce, come d'altronde è devastante il titolo del quotidiano barese.

In prima pagina, a tutta pagina, si legge “Emiliano mi avvisò” e, a parlare, non è uno qualunque, ma l’ex vicesindaco di Bari nonché assessore all’Urbanistica della Giunta Emiliano, quell’Alfonsino Pisicchio che ha presentato al gip, Ilaria Casu, uno screenshot di una chat whatsapp (come riporta l’articolo de La Gazzetta del Mezzogiorno) in cui il presidente Emiliano avrebbe avvertito Pisicchio di indagini in corso a suo carico invitandolo a dimettersi (“altrimenti ti caccio...”). Notizie che, secondo Pisicchio, sarebbero arrivate da “ambienti romani”.

Proprio Pisicchio, durante l’interrogatorio, avrebbe anche affermato di “essere profondamente sconvolto” dalla rivelazione di Emiliano, che poi in una riunione di giunta, all’ora di pranzo, decise di ritirare l’incarico di Pisicchio come commissario regionale dell’Agenzia Arti. Lo stesso fu raggiunto da una misura cautelare nelle successive ore.

La circostanza, clamorosa, è stata smentita qualche giorno fa proprio dal Michele Emiliano ospite di Bruno Vespa a “Porta a porta”, nella quale il presidente parlava di “coincidenze, casualità”.

Non sarebbe andata così secondo l’ex assessore regionale all’Urbanistica, Alfonsino Pisicchio. Lui, fratello del professor Pino Pisicchio, famiglia storica della democrazia cristiana pugliese, è politico di lungo corso e sembra voler chiarire tutto al giudice per le indagini preliminari.

C’è da dire che non è la prima volta che “fughe di notizie” coinvolgono uomini vicinissimi al presidente Emiliano. Accadde qualche anno fa quando un giornalista dello staff della comunicazione della Regione Puglia informò l’allora responsabile della Protezione civile, Mario Lerario, della possibile presenza di microspie nel suo ufficio in Regione. Vicenda che vide indagato il giornalista e che testimoniava che, probabilmente, qualcuno fornì notizie al giornalista che sarebbero state oggetto di “segreto d’ufficio”.

Mentre scriviamo la pioggia incessante e il freddo non danno tregua ma è tempo di uscire dal bar, sembra ancora di sentirli i due attempati clienti che leggendo La Gazzetta del Mezzogiorno concludono i loro commenti: “Altro che primavera pugliese, questo è un inverno freddo e rigido”. E, se le metafore a volte hanno un senso, crediamo che oggi abbiano pienamente colto nel segno.

Aggiornato il 19 aprile 2024 alle ore 14:44