Diego De Angelis: librarsi nell’arte

giovedì 29 luglio 2021


Diego De Angelis, un ragazzo di 39 anni napoletano di origine e nel cuore, ha fatto dell’arte il suo mestiere e il suo stile di vita. È un grafico televisivo e lavora all’interno di programmi seguiti soprattutto tra i giovani (Amici, Tu si que Vales solo per citarne alcuni). Questo è il suo lavoro, lo fa da sempre con passione e alta professionalità. Al di fuori del suo impiego, Diego è un artista e tutto intorno a lui parla di arte: la sua casa, il suo modo di vestire, la sua macchina, il suo casco… il suo mondo.

Diego ha un sogno: mettere la sua arte al servizio dell’arte. Cosa vuol dire? Proprio come ogni artista vero, parla poco con le parole ma le sue opere trasmettono molto di più di quanto qualsiasi discorso possa fare. E allora lasciamo spazio all’arte per esprimere un concetto che a parole sarebbe molto più complicato fare. In un caldo (ma non troppo) giorno di giugno, Diego e Federica Panzeri (ballerina professionista di Amici e coreografa) creano il primo progetto che dà vita al sogno: “L’arte libera la mente”.

Diego e Federica allestiscono un cortometraggio sui resti di un pontile in rovina sulla costa del Lido di Ostia e come nelle migliori fiabe il sogno diventa realtà. Il pontile in rovina diventa una fantastica location: la ballerina prende forma e colore, tutto diventa magia e bellezza.

Lui della provincia di Napoli e lei di Lecco si incontrano casualmente per lavoro, a Roma: insieme, idealmente, uniscono tutta l’Italia nell’anima di questa idea. In un mondo dove l’apparenza diventa sempre più importante, con questo progetto si propongono di dar voce e immagine a piccole e incantevoli realtà italiane, che in qualsiasi altro Paese sarebbero protette e messe in vetrina per la loro bellezza. Siamo in Italia, dove ogni angolo è un’opera d’arte. La mission è quella di realizzare delle “cartoline” in forma di video che possano dare visibilità ad ognuna di queste meraviglie da troppo tempo dimenticate.

Borghi, castelli, paesini nascosti, realtà enogastronomiche potranno così uscire dall’anonimato e far esplodere i loro colori e sapori grazie al ballo, al canto, alla recitazione, alla pittura o a qualsiasi altra forma d’arte sarà in grado di esaltarne le unicità. Il messaggio è quello di far comprendere a ognuno di noi che non occorre fare centinaia di chilometri per scoprire posti speciali ma basta guardarci intorno. Il pontiletto in rovina è sempre stato di fronte a noi ma non lo avevamo mai visto. L’arte libera la mente. Vivi la tua vita come una opera d’arte.


di Massimo Ascolto