Renzo Piano inaugura il Museo degli Oscar

Una monumentale struttura a Los Angeles esprime il sogno di Renzo Piano. Larchitetto italiano ha realizzato Il museo dell’Academy Awards. L’apertura è prevista a fine mese. “Se non fossi architetto – ha rivelato l’archistar durante la conferenza stampa – avrei fatto cinema”. Firmando il progetto del museo dell’Academy, Renzo Piano ha unito le sue due passioni. “È stato un piacere realizzare questo museo – ha detto l’architetto – e devo ringraziare un migliaio di persone perché è uno sforzo comune”. Ha spiegato poi che crescendo aveva due passioni, il mare e il cinema.

“Essendo genovese – ha detto – sono cresciuto davanti al mare, un posto immenso da esplorare, e la domenica c’era il cinema il quale porta le persone in un mondo fantastico, magico. Poi sono diventato architetto e sono diventato geloso dei registi. I film sono il modo migliore per creare emozioni, sono un’arte onnicomprensiva, nessun altra forma artistica può portare le persone a piangere ad esempio”. “C’era bisogno di questo museo?”, si è chiesto Tom Hanks. “Sì, certo. È come un Partenone del cinema e bisogna celebrare tutto ciò che questa città, Los Angeles, ha portato al mondo”.

Durante il gala per l’inaugurazione del museo sarà onorata anche Sophia Loren, che il 25 settembre riceverà il primo Visionary Award del Museo dell’Academy: un onore riservato a “un artista o uno studioso la cui opera ha fatto fare progressi all’arte del cinema”. La Loren vinse l’Oscar come migliore attrice in un film straniero per La Ciociara (1960) di Vittorio De Sica. Situato all’angolo di Wilshire Boulevard e Fairfax Avenue, il museo è l’espressione di due visioni, il passato e il futuro. L’ingresso è dallo storico Saban Building, una volta conosciuto come May Company Wilshire department store, l’edificio in Streamline Moderno, una derivazione dell’ultimo stile Art déco, l’incontro è con il passato storico del cinema, poi si attraversa un ponte che conduce ad un edificio in forma sferica dove si incontra il futuro. In quasi 28mila metri quadri Piano ha esportato il concetto di piazza per uno spazio che vuole essere principalmente per la comunità. “È una struttura aperta alla città, alla gente – continua – senza barriere ed esprime la mia convinzione che I luoghi cultuali devono essere accessibili a tutti”.

Il museo è suddiviso in sei piani, all’interno di una struttura sferica. Lo dirigerà Bill Kramer, celebrando il passato, il presente e il futuro di Hollywood. All’interno ospiterà collezioni permanenti e a rotazione e attingendo dalla collezione di Academy of Motion Picture Arts and Sciences, a disposizione del pubblico ci saranno oltre 12 milioni e mezzo di fotografie, oltre 230mila film e video, 65mila poster, 85mila sceneggiature. In mostra anche le collezioni speciali di giganti del cinema come Cary Grant, Katharine Hepburn, Hattie McDaniel, Alfred Hitchcock, Spike Lee. Il percorso all’interno del museo è anche un viaggio su come nasce la magia appunto chiamata cinema, non solo il set, la sceneggiatura, le riprese gli attori, la fotografia ma anche i costumi, il trucco, le acconciature. Sarà possibile vedere da vicino come viene trasformato un attore per interpretare una parte.

 

Aggiornato il 22 settembre 2021 alle ore 16:40