“Premio Vigna d’Argento”: in memoria di Arturo Diaconale

Anima nobile e gentile, persona perbene e leale: qualità che sono servite nella sua attività professionale svolta con responsabilità e generosità ad altissimi livelli. Rifondatore de L’Opinione e consigliere di amministrazione Rai, solo per citare alcuni ruoli professionali svolti da Arturo Diaconale. Ha coltivato sempre la grande passione per lo sport e per la sua Lazio, senza mai trascurare il forte legame con la sua terra d’Abruzzo”.

Con questa motivazione, Monica Maggioni, già presidente della Rai dal 2015 al 2018, ha consegnato il Premio Vigna d’Argento a Barbara Alessandrini, moglie di Arturo Diaconale, in memoria del grande giornalista, storico direttore del nostro quotidiano.

L’autunno abbonda di premi, ma il Vigna d’Argento, alla seconda edizione romana, nella Sala Protomoteca del Campidoglio, ha rappresentato un prestigioso riconoscimento per una serie di personaggi molto cari al pubblico. Nel corso dell’evento condotto dal giornalista Attilio Romita, infatti, sono stati premiati l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli e Barbara Boncompagni, che ha ritirato il premio in memoria di Raffaella Carrà.

Insieme a loro hanno ricevuto il premio anche Giulia Urso, Alessandra Fierabracci, Gian Stefano Spoto, il senatore Dario Stefano, Massimo Martinelli, direttore della banda dei Carabinieri, e Vincenzo Galluzzo. In sala è intervenuta la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il premio, simbolo di territorio e arte, è nato sette anni fa a Lecce, da un’idea di Pino Lagalle, per aprire un’importante “pagina culturale” destinata ad evidenziare il barocco e le tradizioni, come trait d’union tra la Puglia e la Capitale, luoghi di bellezza e storia.

(*) Nella foto, Monica Maggioni consegna a Barbara Alessandrini il Premio Vigna d’Argento.

Aggiornato il 25 settembre 2021 alle ore 15:28