Una voce per le donne e le ragazze afghane

mercoledì 1 dicembre 2021


Un evento per la difesa della libertà e dei diritti umani. Un concerto per le donne e le ragazze afghane. “United. A voice for afghan women and girls” è l’appuntamento allestito dall’Universities network children in armed conflict (Unetchac) in collaborazione con l’Istituto di Studi politici San Pio V” e il Conservatorio statale di musicaSanta Ceciliadi Roma, con il supporto del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. L’evento avrà luogo il 2 dicembre – ore 19 – nella sede del Conservatorio “Santa Cecilia”, in via dei Greci, 18.

“La musica è uno strumento potente per avvicinare anime e popoli, per dare voce a chi non ancora può fare sentire la propria voce. Oggi le nostre voci si uniscono per dare voce e speranza alle donne afghane” ha dichiarato il cantante Eugenio Bennato. Alla giornata prenderanno parte anche rappresentanti di Istituzioni e della società civile che si uniscono all’appello lanciato dal Network.

Ricco il parterre di chi si esibirà: oltre a Bennato ci saranno Ambrogio Sparagna; Pietra Montecorvino; Grazia Di Michele; Cpm Music Institute di Milano; The Shalalalas e il Dipartimento Jazz del Conservatorio Santa Cecilia”. Gli artisti saranno sul palco per sensibilizzare sul dramma che affligge l’Afghanistan, esprimendo la loro vicinanza, in particolare, alle donne e alle giovani afghane.

Con loro ci sarà Sergio Iovino, direttore artistico di Unetchac: nell’occasione presenterà il brano inedito “Far away yet close” (Lontani eppure vicini), composto dallo stesso Iovino ed eseguito insieme all’artista afghano Sirat Aziz Ullah e al musicista Claudio Cappelli.  Le performance degli artisti saranno alternate dalle letture degli attori Monica Guerritore ed Edoardo Coen.

Il concerto è un primo passaggio che l’Universities Network ha intenzione di promuovere per dare sostegno alle donne afghane che, costrette a lasciare il loro Paese, si trovano ora nella condizione di “costruire” un nuovo percorso di vita. Prima rete internazionale di Università per proteggere i bambini in conflitto armato, l’Universities Network va avanti nel suo impegno con 47 partner tra Università e istituti di ricerca internazionali: la ricerca e la cooperazione si uniscono all’arte, amplificando questa “voce” (Info e prenotazioni: [email protected]).


di Redazione