Visioni. Alex Rider, un giovane e autoironico James Bond

venerdì 7 gennaio 2022


La seconda stagione di Alex Rider colpisce nel segno. La serie televisiva britannica in programma su Prime Video dalla scorsa stagione (8 episodi all’anno), si basa sui nove romanzi di Anthony Horowitz, adattati da Guy Burt. Il protagonista assoluto è il 25enne attore britannico Otto Farrant. Il suo Alex Rider è una sorta di giovanissimo James Bond alle prese con ricatti, spie, inseguimenti, intuizioni e rischio costante di morte. La serie, prodotta da Eleventh Hour Films e Sony Pictures Television, è il secondo adattamento, dopo il trascurabile film Alex Rider: Stormbreaker diretto da Geoffrey Sax, nel 2006.

La storia di Alex è costellata da ferite e perdite. Il giovane viene reclutato dopo la morte dello zio, come spia inglese sotto copertura. L’adolescente deve operare per conto di una suddivisione del Dipartimento segreto dell’intelligence del Regno Unito (MI6), per infiltrarsi in una controversa accademia correttiva per ragazzi ribelli: Point Blanc. Alex brilla per acume, velocità di esecuzione e coraggio. Nella seconda stagione (adattamento del romanzo Eagle Strike) l’avversario di Alex è Damian Cray (un compiaciuto Toby Stephens), un miliardario, il cui ingegno si concentra sull’evoluzione di un popolare videogioco: Feathered Snake. È a questo punto che Alex entra in rotta di collisione con Cray.

Nel “secondo volume” della serie tivù, la regia di Andreas Prochaska e Christopher Smith fa ricorso a dosi supplementari di azione, senza trascurare la suspense, caratteristica fondamentale della narrazione audiovisiva. Un fatto è certo: il pubblico di riferimento non è composto solo da adolescenti. La storia avvince lo spettatore di tutte le età per il ritmo indiavolato della messa in scena e un retrogusto autoironico del racconto. Anche lo sviluppo dei personaggi (a partire dal principale) appare decisamente convincente. Oltre al già citato Otto Farrant, perfettamente credibile, occorre menzionare il resto del cast. Vicky McClure, dà il volto alla fascinosa signora Jones, la più raffinata delle spie al servizio di Sua Maestà. Il 22enne attore e cantante Brenock O’Connor interpreta Tom Harris, l’amico fidato di Alex Rider. Il 65enne grande attore Stephen John Dillane è Alan Blunt, l’ambiguo capo dei servizi segreti. Ronke Adékoluejo è l’appassionata Jack Starbright, la tutrice legale del ragazzo. La terza stagione di Alex Rider è già in produzione. Dovrebbe basarsi sul quinto romanzo dedicato alla giovane spia: Scorpia.


di Andrea Di Falco