X Vittoria Peace Film Fest, dal “Progetto Fanello” al giornalismo d’inchiesta

Il X Vittoria Peace Film Fest si occupa della comunità in cui opera. Il sudest siciliano. Per queste ragioni punta i propri riflettori sull’informazione coraggiosa e sui progetti che possano determinare un cambiamento del contesto sociale. Nel corso della kermesse cinematografica il regista Pasquale Scimeca ha presentato il Progetto del Quartiere Fanello. “Esattamente un anno fa – racconta Scimeca – durante la nona edizione del festival, il sindaco di Vittoria Francesco Aiello, mi portò a visitare Fanello, un quartiere della città. Passammo lì un paio d’ore a parlare con la gente, tra le case dalle pareti scrostate, tra i cumuli d’immondizia. Insomma, non è un segreto, e chi vive a Vittoria sa quali e quanti problemi vi sono in quel quartiere, periferia delle periferie, povertà e solitudine. Ma in quel quartiere c’è una scuola dal poetico nome di “Gianni Rodari”, dove vanno i bambini a imparare a leggere, a scrivere e fare i conti. Devi raccontare tutto questo, mi disse il sindaco: Perché è dalla conoscenza delle cose che inizia il riscatto”. Il regista siciliano ricorda la genesi del progetto. “Quando è uscito il bando del Ministero della Cultura Visioni fuori luogo, Cinema e immagini per la scuola, assieme al direttore artistico del festival Giuseppe Gambina, alla produttrice Linda Di Dio e alle ispirate dirigenti scolastiche Daniela Amarù dell’Istituto “Pappalardo” e Sara Costanzo, dell’Istituto “Enrico Fermi”, abbiamo elaborato questo progetto, che poi, unico in tutta la provincia di Ragusa, è stato finanziato”. Scimeca sottolinea la conclusione della prima fase del Progetto Fanello. “Nel 2023 – rimarca – inizieremo questa nuova avventura, assieme alle maestre e ai bambini della “Rodari”, ai genitori, agli abitanti del quartiere, ai ragazzi, alle ragazze, ai docenti e ai ragazzi degli istituti scolastici coinvolti, per realizzare un film che ci aiuti a capire, le contraddizioni e le bellezze della città di Vittoria”.

L’informazione riveste un ruolo decisivo per la trasformazione positiva della società. A questo proposito, fare del giornalismo d’inchiesta in Italia, nonostante tutto, è “ancora possibile”. Lo sostiene Lorenzo Bagnoli, un milanese di 37 anni, che ha scelto di essere giornalista scomodo, di quelli che non piacciono ai potenti, ma che sono in grado di smuovere le coscienze, di farci appassionare all’idea che il mondo possa essere migliore. Un giornalista che sarebbe piaciuto tanto a Gianni Molè, indimenticata penna del giornalismo ragusano, a cui la direzione artistica del Vittoria Peace Film Fest dedica dall’anno della sua scomparsa il “Premio giornalistico Gianni Molè Cronisti per la pace”, assegnato per questa edizione a IrpiMedia, la testata del Centro di giornalismo investigativo di Investigative Reporting Project Italy (Irpi), di cui è co-direttore Bagnoli. Il quale consiglia ai giovani cronisti di non mollare, ma di volgere lo sguardo altrove. “Fuori dall’Italia – sostiene – ci sono contesti molto interessanti nei quali potersi formare”. Non a caso, Bagnoli è più apprezzato e conosciuto all’estero. A suo avviso, è ancora necessario specializzarsi, scegliere un genere giornalistico per essere riconosciuti. Federica e Giulia Molè, alla presenza dei direttori artistici del Vittoria Peace Film Fest Giuseppe e Luca Gambina, consegnano il Premio giornalistico. Come il giornalismo d’inchiesta, anche il cinema del Vittoria Peace Film Fest è analisi del mondo contemporaneo per cercare strade e percorsi di pace, di giustizia e di inclusione. “Tutto il cinema è cinema contemporaneo anche quando è memoria del nostro passato. Dal momento in cui una storia diventa cinematografica, diventa attuale”. Parola del regista Nello Correale, presidente onorario del Vittoria Peace Film Fest e direttore artistico del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, giunto alla sua XXII edizione.

Il programma di oggi
Ecco come si articola il programma di oggi. In Sala 1, alle 8.30, per la sezione Lungometraggi in concorso del X Vittoria Peace Film Fest viene proiettato Una voce fuori dal coro di Yohan Manca (Francia 2021, 108’). Alle 10.45, per lo Spazio Ciss, viene proiettato il teaser del documentario Tra le serre di Luca Salvatore Pistone (Italia, 2022, 2’). Intervengono il regista e Roberta Maddalena. Alle 11. 30 è in programma Una vita davanti - Alessio e Simone, il sogno spezzato di Andrea Traina e Rossella Scribano (Italia 2022, 52’). Incontro con il regista e la sceneggiatrice. Alle 12.30, per la sezione Cortometraggi in concorso del X Vittoria Peace Film Fest, vengono proiettati: Gladiators di Maryam Rahimi (Iran 2022, 10’) e Verso casa di Giulia Casagrande (Italia 2022, 20’). Alle 16 viene mostrato il documentario in concorso Peso morto di Francesco Del Grosso (Italia 2022, 87’).

Nella Sala 2, alle 9, viene mostrato il film d’animazione Anna Frank e il diario segreto di Ari Folman (Belgio, Francia, Israele, Lussemburgo, Paesi Bassi 2021, 99’). Alle 10.45, per la sezione Cortometraggi in concorso, vengono proiettati: Terzo tempo di Stefano Monti (Italia 2022, 19’) e Notti di vetro di Marco Vitelli (Italia 2022, 15’). Alle 11.35 viene mostrato il lungometraggio in concorso del Festival del Cinema di Frontiera: Tori e Lokita di Luc e Jean Pierre Dardenne (Belgio 2022, 88’). Presenta Nello Correale. Alle 15 va in scena un seminario formativo per i giornalisti di drammatica attualità. “Narrative di guerra 3.0. Come identificare, comprendere e isolare le propagande con il lavoro sul campo e le fonti aperte online”. Introduzione Giuseppe e Luca Gambina, direttori artistici del Vittoria Peace Film Fest. Intervengono: Sonia Iacono, giornalista, segretaria dell’Assostampa di Ragusa; e Andrea Di Falco, giornalista de L’Opinione. Relatore: Lorenzo Bagnoli, giornalista, co-direttore di IrpiMedia, la testata del centro di giornalismo investigativo di Investigative Reporting Project Italy (Irpi). Coordina: Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista. Alle 19, Federica e Giulia Molè, alla presenza dei direttori artistici Giuseppe e Luca Gambina, consegnano il Premio giornalistico Gianni Molè “Cronisti per la pace” a IrpiMedia, testata del centro di giornalismo investigativo edita da Investigative Reporting Proiect (Irpi). Ritira il premio il co-direttore Lorenzo Bagnoli.

Alle 19.10 è il momento dell’Omaggio a Tullia Giardina, docente e sceneggiatrice, collaboratrice del Vittoria Peace Film Fest. Viene mostrato un videomontaggio di Gianluca Salvo. L’incontro è introdotto dal regista Nello Correale e dal giornalista Andrea Di Falco. Viene ricordato l’impegno professionale, culturale e umano di Tullia. Intervengono critici letterari, intellettuali, storici, politici: Francesco Aiello, Carmelo Arezzo, Giorgio Assenza, Viviana Assenza, Mario Cascone, Pippo Di Giacomo, Maria Giovanna Lauretta, Elisa Mandarà, Giuseppe Pitrolo, Giuseppe Traina, Vito Zagarrio, Nunzio Zago. Alle 20.15 è in programma lo spazio dedicato alla Realtà Unicef in provincia di Ragusa. Interviene Elisa Mandarà, presidente del Comitato provinciale di Ragusa per l’Unicef. Alle 21 è prevista la premiazione del XXII Festival Internazionale Cinema di Frontiera. Nello Correale presenta il lungometraggio Argentina 1985 di Santiago Mitre (Argentina 2022, 140’).

(*) Nella prima foto è ritratto il regista Pasquale Scimeca.

(**) Nella seconda foto è ritratto il giornalista Lorenzo Bagnoli.

Aggiornato il 14 dicembre 2022 alle ore 14:14