X Vittoria Peace Film Fest, Tullia Giardina: tra immagini e ricordi

giovedì 15 dicembre 2022


Un simposio per omaggiare un punto di riferimento di un’intera comunità culturale. Il retaggio di Tullia Giardina, docente e sceneggiatrice scomparsa di recente, riguarda lo studio, il rigore, la passione. Al X Vittoria Peace Film Fest, nel corso dell’incontro coordinato dal giornalista Andrea Di Falco, è stato mostrato un video-ritratto firmato da Gianluca Salvo. È stato ricordato l’impegno professionale, culturale e umano di Tullia Giardina. Sono intervenuti: Carmelo Arezzo, presidente della Fondazione Cesare Zipelli; Giorgio Assenza, deputato all’Assemblea regionale siciliana; don Mario Cascone, docente e giornalista; Pippo Di Giacomo, presidente della Fondazione Gesualdo Bufalino; Maria Giovanna Lauretta, docente; Elisa Mandarà, giornalista e docente; Vito Zagarrio, regista; Nunzio Zago, critico letterario e docente universitario; Giuseppe Di Martino, sindaco di Santa Croce Camerina; Francesco Aiello, sindaco di Vittoria.

Il rapporto di Tullia Giardina con Vittoria è stato sempre intenso e dinamico. Oltre a essere la sua città natale, è stata quella della formazione giovanile, scolastica, culturale e cinematografica. Studia, infatti, al Liceo Classico Rosario Cancellieri e frequenta, a partire dal 1979, insieme con i compagni di classe e alcuni suoi docenti, il Circolo del cinema al Cinema Golden, sostituito nel tempo dal Cineclub d’essai. Dopo gli anni universitari e altri di ricerca nell’ambito dell’archiviazione dei beni culturali e poi di insegnamento al Nord, Tullia ritorna definitivamente in Sicilia per il matrimonio (a cui segue la nascita di due figlie) e per continuare in terra iblea la sua attività professionale nelle scuole secondarie di secondo grado. Alla fine degli anni Novanta è chiamata ad apportare un contributo al Cineclub d’essai, iniziando così una collaborazione che continuerà nel tempo: oltre a presentare alcuni film delle numerose stagioni cinematografiche in programmazione, partecipa agli eventi e agli incontri con registi.

Mentre segue insieme con altri cinefili della provincia di Ragusa il set a Villa Fegotto (Chiaramonte Gulfi, Ragusa) del film Marianna Ucria di Roberto Faenza, conosce il regista e gli suggerisce di realizzare un film dal grande romanzo siciliano I Vicerè di Federico De Roberto. Incaricata da Faenza e dalla produttrice Elda Ferri, scrive il trattamento e successivamente le prime stesure della sceneggiatura del film (nato per il cinema e poi pensato per la televisione). La sceneggiatura definitiva, pubblicata da Gremese, è firmata con altri autori. Anni dopo, tiene dei corsi di sceneggiatura per studenti delle scuole superiori. Nel 2015 scrive a quattro mani con Elena Russo la sceneggiatura di Donne ribelli (alias Una donna di frontiera). Nella primavera del 2005 apporta un contributo culturale alla manifestazione Andate e Ritorni. Cinema e Migranti che si svolge in contemporanea a Ragusa, al Cinema Lumière, e a Palermo, e mesi dopo, negli Usa.

Nel novembre dello stesso anno, insieme con una delegazione dell’Associazione Ragusani nel mondo e con storici, registi, giornalisti, editori e studiosi, si reca, infatti, a New York, Boston, New Jersey, parlando, presso università e associazioni di siculo-americani, dell’emigrazione italiana transoceanica, tra realtà e rappresentazione cinematografica. Nel 2013 fa parte del team di cinefili che dà vita al Vittoria Peace Film Fest, affiancando i direttori artistici e i presidenti e occupandosi in maniera specifica delle sezioni di cinema e storia e dei rapporti con le scuole. In più edizioni svolge anche il compito di giurata per l’assegnazione dei Premi cinematografi. Nel 2014 presenta il film Hannah Arendt di Margarethe von Trotta, soffermandosi anche sulla vita e il pensiero della filosofa.

Nel corso degli anni, il suo rapporto con Vittoria è alimentato da incontri con autrici di romanzi, che lei presenta in più occasioni. Tiene anche conferenze di storia, in particolare sulla Shoah, invitata dall’Antea Cultura è vita e da altre associazioni e club service della città ipparina. È chiamata a introdurre opere filmografiche o a parlare di registi anche in altre realtà del territorio. Al cinema Lumière di Ragusa commenta film scelti dagli architetti della provincia per un seminario di formazione; e partecipa a un progetto con presentazione di film e mostra nei locali del Teatro Il Gattopardo di Ragusa Ibla su La rappresentazione del Matrimonio in Sicilia tra ‘800 e ‘900 nel cinema.

É relatrice in convegni, dalla Sicilia al Veneto, con interventi su cinema e storia, la didattica della storia tra documento, letteratura e film, la rappresentazione del passato nel primo cinema. Dal 2013 al 2015 frequenta un master biennale Koiné di II livello di formatore per la didattica della comunicazione digitale, multimediale, informatica. Grazie alle competenze acquisite, guida le sue classi alla realizzazione di testi multimediali e svolge per un periodo il compito di animatore digitale presso l’Istituto Gioseù Carducci. Per anni collabora con la rivista Insieme e saltuariamente con il mensile Prima pagina e il periodico La provincia di Ragusa. Per il quotidiano La Sicilia scrive articoli di storia, cinema, arte e reportage di viaggi. Nel 2011 consegue il dottorato di ricerca in Storia contemporanea presso il Corso di laurea in Scienze Politiche dell’Università di Catania. Per la tesi lavora a quello che poi sarà il suo libro pubblicato nel 2015 dalla casa editrice Marsilio di Venezia: Schermi multipli e plurime visioni. La Grande Madre.

L’Italia, che viene presentato in diverse città della Sicilia, all’Università di Catania, al Cinema Lumière di Ragusa e anche al Vittoria Peace Film Fest; e nell’ aprile del 2016, ad Haward nell’ambito del Convegno Chiasmi all’interno della sezione Images, Word and Nations. Nel 2020 è invitata a parlare di nuovo dagli organizzatori di Chiasmi su Gesualdo Bufalino, Malattia e vita. Scrittura e medicina. A causa della pandemia, tiene la conferenza online. È membro del Cda della Fondazione Gesualdo Bufalino e della Società di Storia Patria di Santa Croce. Fa parte del Comitato scientifico della rivista Studi storici siciliani. Ha all’attivo diverse pubblicazioni, in particolare sull’emigrazione comisana e sulla storia del Monastero delle Carmelitane di Ragusa.

Premio giornalistico Gianni Molè, Cronisti per la pace”

Ieri pomeriggio, Federica e Giulia Molè hanno consegnato il “Premio giornalistico Gianni Molè, Cronisti per la pace” a IrpiMedia. “La direzione artistica del Vittoria Peace Film Fest – si legge nelle motivazioni – in ricordo dell’amico giornalista e collaboratore Gianni Molè, ha deciso di istituire un premio intitolato a suo nome e ispirato ai valori in cui ha sempre creduto: quelli della non violenza, della giustizia sociale e della deontologia professionale. Per queste ragioni, il premio è stato conferito a IrpiMedia, la testata giornalistica del centro di giornalismo investigativo di Investigative Reporting Project Italy (Irpi). Per l’alto profilo e rigore professionale alla base dell’attività editoriale. Un giornalismo d’inchiesta transnazionale che indaga, con dedizione e coraggio, sulle attività illecite di un crimine organizzato che travalica i confini continentali attraverso la corruzione, la devastazione dell’ambiente e lo sfruttamento delle migrazioni”. Il premio, giunto alla seconda edizione, è stato ritirato dal co-direttore di IrpiMedia Lorenzo Bagnoli. 

Il programma di oggi

Nella Sala 1, alle 8.30, vengono proiettati i Cortometraggi in concorso del X Vittoria Peace Film Fest: 21 di Giacomo Tanzarella e Christian Mancini (Italia 2022, 9’) e Yo, Al Volante di César Ríos Aguilar (Spagna 2022, 10’). Alle 9.15, per la sezione Concorso documentari è in programma Tijuana, Storie di confine di Matteo Abbondanza (Italia 2022, 71’). Alle 10.45, la giornalista e documentarista Laura Silvia Battaglia presenta il libro Lettere da Guantamano (Castelvecchi Editore). Alle 11 viene mostrato il Lungometraggio in concorso Una mamma contro G.W. Bush di Andreas Dresen (Germania, Francia 2022, durata 119 minuti). Alle 15.30 vengono mostrati i Cortometraggi in concorso: Alle 10.45, per la sezione Cortometraggi in concorso, vengono proiettati: Terzo tempo di Stefano Monti (Italia 2022, 19’), Notti di vetro di Marco Vitelli (Italia 2022, 15’), 21 di Giacomo Tanzarella e Christian Mancini (Italia 2022, 9’) e Yo, Al Volante di César Ríos Aguilar (Spagna 2022, 10’), Il grande Melies di Beatrice Campagna (Italia 2022, 13’) e Richter di Koloreto Cukali (Albania, 2022, 20’). Alle 18.30 viene mostrato il film Spaccaossa di Vincenzo Pirrotta (Italia, 2022, 105’). LA giornalista Maria Lombardo intervista l’autore.

Nella Sala2, alle 8.30, si tiene l’omaggio a Maria Grazia Cutuli, per i suoi sessant’anni dalla nascita. Viene mostrato il documentario Maria Grazia Cutuli, Il prezzo della verità di di Laura Silvia Battaglia, Matteo Scanni, Armando Trivellini (Italia 2013, 30’). Tre anni di ricerche, decine di interviste e un minuzioso lavoro di indagine. Il documentario ricostruisce, con materiali inediti la vita privata, professionale e le circostanze dell’omicidio dell’inviata del Corriere della Sera, assassinata sulla strada per Kabul il 19 novembre 2001 da un gruppo di talebani con l’inviato di El Mundo Julio Fuentes e due corrispondenti dell’agenzia Reuters, l’australiano Harry Burton e l’afghano Azizullah Haidari. Alle 9.30, per la sezione Cortometraggi in concorso, vengono mostrati Il grande Melies di Beatrice Campagna (Italia 2022, 13’) e Richter di Koloreto Cukali (Albania, 2022, 20’). Alle 11 viene proiettato il documentario in concorso Ce la farò di Loreto Saiz e Corentin Barrial (Italia-Spagna 2022, 20’). Alle 11.30, il regista Nello Correale presenta il film d’animazione Anna Frank e il diario segreto di Ari Folman (Belgio, Francia, Israele, Lussemburgo, Paesi Bassi 2021, 99’).

Alle 16 si tiene un incontro sul ruolo e la valenza culturale di una casa editrice al servizio del Meridione. Intervengono: l’editore Armando Siciliano e la scrittrice Caterina Jazira Famularo, autrice del libro Il giglio marino di Lampedusa. Subito dopo viene mostrato il cortometraggio Uomo di Tony Colapinto (Italia 2022, 17’). Interviene il regista. A seguire si tiene un incontro con Roberto Rapisarda, autore del libro Vite anNegate. Il villaggio della Gioia dove vivono gli “angioletti neri”. Diario del mio viaggio in Tanzania. Alle 16.30, si tiene un Omaggio allo scrittore dei vinti: cento anni dalla morte di Giovanni Verga. Tra immagini e parole. Coordina Armando Siciliano. Alle 17.30 viene proiettato il documentario prodotto dall’Archivio Luce Santagata di Roland Sejko (Italia 2022, 10’). Un film muto accompagnato dalle letture verghiane di Elisa Di Dio e presentato Nello Correale. Interviene Carla Verga. Alle 18.15 si tiene la cerimonia di premiazione del Vittoria Peace Film Fest. Intervengono il direttori artistici Giuseppe e Luca Gambina, il presidente onorario Nello Correale e il sindaco di Vittoria Francesco Aiello. Alle 18.30, in collaborazione con il Cineclub d’essai, viene mostrato il lungometraggio conclusivo del festival, In Viaggio di Gianfranco Rosi (Italia, 2022, 80’).

(*) Nella prima foto è ritratta Tullia Giardina.

(**) Nella seconda foto sono ritratti, da sinistra verso destra, Lorenzo Bagnoli, Giulia e Federica Molè, Andrea Di Falco.


di Eugenio De Bartolis