I sessant’anni di Quentin Tarantino, tra cinema e libri

lunedì 20 marzo 2023


Il prossimo 27 marzo Quentin Tarantino compirà sessant’anni. C’è chi chiama il maestro del cinema statunitense Celluloide viva, per la conoscenza maniacale del cinema, chi regista Dj, per la sua capacità di passare da un genere all’altro, chi filosofo della violenza, per il suo amore per il gore, lo splatter, e chi regista meta-storico, per la sua personale rivisitazione di periodi del passato come ha fatto, nella sua trilogia ucronica: in Bastardi senza gloria, Django Unchained e C’era una volta a Hollywood. Grande esperto di cinema d’autore e B-Movie, ma non certo per il suo lavoro nel videonoleggio Manhattan Beach Video Archives a Los Angeles: “Non sono diventato un cinefilo perché lavoravo lì. È esattamente il contrario: mi hanno preso a lavorare in quel posto perché ero appassionato di cinema e sapevo tutto sull’argomento”. Negli anni Ottanta inizia a scrivere sceneggiature (Una vita al massimo, Natural Born Killers e Dal tramonto all’alba), per arrivare poi nel 1992 al suo esordio come regista con Le iene e al primo Oscar, quello alla Miglior sceneggiatura originale per Pulp Fiction (Palma d’oro a Cannes). Nel 2013 vince un’altra statuetta per la Miglior sceneggiatura originale per Django Unchained.

Com’è noto, tra i registi preferiti di Tarantino figurano numerosi italiani: Sergio Leone, Mario Bava, Fernando Di Leo, Sergio Corbucci, Lucio Fulci, Sergio Sollima, Enzo G. Castellari, Umberto Lenzi, Michele Soavi, Ruggero Deodato, Antonio Margheriti e Carlo Lizzani. Mentre sul fronte internazionale: Brian De Palma, John Woo, Roger Corman, Jean-Luc Godard, Martin Scorsese, William Friedkin, Jean-Pierre Melville, André De Toth, Monte Hellman e Jack Hill. Dopo aver annunciato da tempo il ritiro, pare abbia scritto la sceneggiatura del suo prossimo film, The Movie Critic. Avrà al centro della storia una protagonista femminile. Una donna che si muoverà nella Los Angeles degli anni Settanta e potrebbe essere ispirata a Pauline Kael, critica nota per i suoi scontri con editori e filmmaker ed ex consulente della casa di distribuzione Paramount negli anni Settanta, nonché critica pioniera del movimento cinematografico della New Hollywood.

Una critica che avrebbe anche ispirato altri registi come Wes Anderson. Nessuno studio di produzione è ancora ufficialmente coinvolto nel progetto, anche se alcune trattative, secondo l’Hollywood Reporter, dovrebbero partire a breve e in prima linea potrebbe esserci Sony Pictures, che ha distribuito anche C’era una volta a Hollywood. L’anno scorso Tarantino ha pubblicato una raccolta di saggi ispirati proprio al lavoro di Pauline Kael intitolata Cinema Speculation. Un testo che, tra l’altro, il 7 aprile presenterà alla Libreria Mondadori Duomo di Milano, disponibile da domani in libreria per La nave di Teseo.

Cinema Speculation di Quentin Tarantino, Traduzione di Alberto Pezzotta, La nave di Teseo 2023, 464 pagine, 20 euro


di Eugenio De Bartolis