“Ho sposato mia madre”, l’amore familiare di fronte alla malattia

Ho sposato mia madre, una commedia amara di Domenico Costanzo, mostra la resilienza umana di fronte alla malattia mentale. Il film è in programma giovedì 28 marzo nelle sale cinematografiche Uci Cinemas delle maggiori città italiane. Il lungometraggio ruota attorno alla storia di Saverio, interpretato da Nicola Pecci, che cerca di ricostruire la propria vita mentre si prende cura della madre, afflitta da problemi di salute mentale, interpretata da Rosanna Susini. Attraverso il meccanismo della reminiscenza, le emozioni ormai sopite nella madre risorgono in occasione della lettura di una serie di lettere d’amore, che in passato il marito le aveva scritto prima del fidanzamento. Questi momenti di luce rappresentano una pausa felice in mezzo all’offuscamento della malattia. La donna diventa una risorsa preziosa, che porta il protagonista a scoprire nuove prospettive da cui scorgere la propria esistenza con una forza interiore insospettabile.

Saverio, con l’aiuto di un’animatrice, decide di trasformare queste lettere in uno spettacolo, con l’intento di far riemergere nella madre quei ricordi, facendo leva sulla sua dimensione emotiva. Il tema principale del film è dunque l’Alzheimer, una malattia che colpisce non solo chi ne è affetto, ma anche coloro che sono vicini al sofferente. Il film esplora tutte i momenti diversi di una realtà difficile, che sorprende la vita di molte persone, offrendo uno sguardo autentico sulle sfide e le speranze legate a una diagnosi così devastante. Ho sposato mia madre è, in sintesi, non solo la descrizione di un dramma, ma soprattutto una commedia. Costanzo ha portato sullo schermo un’esperienza assolutamente coinvolgente. “Racconto, anche in chiave autobiografica – afferma il regista – un evento doloroso che mi ha sconvolto la vita e cioè la malattia di mia madre. La mia speranza è che questo film possa arrivare al cuore delle persone, sensibilizzarle e cercare di far capire loro una realtà difficile e dolorosa per chi la vive, ogni giorno”.

Domenico Costanzo, toscano doc – storico amico del trio Leonardo Pieraccioni, Carlo Conti e Giorgio Panariello – ha lavorato con Pieraccioni, in qualità di soggettista, sceneggiatore ed attore, per i film Ti amo in tutte le lingue del mondo, Una moglie bellissima, Finalmente la felicità (contribuendo anche come soggettista), Io & Marilyn e Il professor Cenerentolo. Ho sposato mia madre può vantare un cast d’eccezione: Nicola Pecci, celebre anche per aver interpretato Francesco Nuti nello spettacolo Francesco Nuti – Andata, caduta e ritorno di Valerio Groppa; Rosanna Susini, che si è distinta in diverse produzioni di Leonardo Pieraccioni: Il principe e il pirata e Il pesce innamorato; Benedetta Rossi, nota per la sua partecipazione al film comico di Alessandro Paci con Massimo Ceccherini, Non ci resta che ridere; Monica Bauco, attrice teatrale e cinematografica, che ha lavorato con Alessandro Benvenuti, in Ritorno a casa Gori e I miei più cari amici e con i Fratelli Taviani in Affinità elettive. Il film ha visto anche la partecipazione di Sergio Forconi, Pietro Fornaciari, Viola Volpi, Alisea, Iduna Batazzi, Luciano Casaredi, Alessandro Baccini e Gaia Nanni. La produzione e la regia sono opera di Domenico Costanzo. La distribuzione è curata dal regista e da Tony Civino. Costanzo ha firmato la sceneggiatura insieme a Stefano Silvestri. Le musiche sono di Giovanni Puliafito. La direzione della fotografia è di Mark Melville. L’operatore è stato Paolo Catucci, mentre il fonico è stato Francesco Squillantini. Il montaggio è stato realizzato dallo stesso regista, con la collaborazione di Federica Baldinotti. L’organizzazione è di Beatrice Bracco, mentre Giulia Di Renzo ha curato i costumi. La scenografia è di Andrea Varletti, mentre Miriam Passalacqua si è occupata del trucco. Gli effetti speciali sono stati realizzati da Daniel Prestifilippo e Annabella Dal Canto ha ricoperto il ruolo di capo macchinista. Gianni Del Popolo è stato il sound designer, mentre la post produzione video è stata affidata a Lo Specchio Roma. La canzone finale, Il primo giorno dell’estate, è interpretata da Vincenzo Incenzo. Le sale dove vedere il film sono: Uci Cinemas di Roma (Porta di Roma e Roma Est), Milano (Bicocca), Bergamo (Orio Center), Firenze, Campi Bisenzio e Arezzo, Napoli (Casoria), Torino (Lingotto) e Moncalieri.

Aggiornato il 26 marzo 2024 alle ore 16:38