È in arrivo il nuovo Gosplan monetario

Al momento, la maggior parte delle persone conserva ancora la capacità di rimuovere la propria ricchezza dal sistema, spostarla in una giurisdizione fiscalmente più favorevole e mantenerla in forme che ne preservano il valore. Ma questa finestra sta per chiudersi definitivamente. La ventata di autoritarismo apportata dalla crisi pandemica sta accelerando il processo di demonetizzazione del denaro in favore delle valute digitali, le cosiddette “central bank digital currencies” (cbdc) che rappresentano l’aggiormamento tecnocratico (tecnologico + controllo) del denaro, per cui il sistema monetario mondiale sta inevitabilmente navigando verso il suo orwelliano epilogo finale: il gosplan applicato alla gestione monetaria, dove le nuove tecnologie metteranno il potere assoluto nelle mani di quei governi che hanno già tradito ogni possibile nozione di fiducia.

L’introduzione di una società senza contante, cioè senza carta moneta perché il denaro esisterà solo on-line e i portafogli saranno elettronici, trasferirà innanzi tutto il controllo assoluto dell’offerta di moneta alla banca centrale trasformandola in banca universale in diretta competizione con le banche commerciali per i conti correnti del pubblico che, in futuro, non dovrebbero essere più tenuti presso di esse, ma presso la banca centrale. Le banche commerciali presterebbero ancora denaro, ma otterrebbero i fondi dalla banca centrale, non dai depositanti.

Le cbdc potrebbero quindi mettere fine al sistema bancario, facendo sì che le transazioni monetarie avvengano senza l’attuale e vasta infrastruttura. O almeno, il ruolo delle banche dovrebbe cambiare drasticamente a seguito della creazione di un sistema finanziario parallelo completamente nuovo che non ha bisogno di conti bancari, sistemi di pagamento o altro per funzionare. L’obiettivo finale è, infatti, quello di centralizzare tutti i conti presso una singola istituzione per consentirle un’aggressiva politica monetaria di incentivi/disincentivi della spesa in consumi. Ad esempio, per incentivarla, la banca centrale imporrebbe un tasso di interesse negativo sul conto corrente, di fatto una tassa secca sul denaro on-line. Di fronte a una periodica confisca, è ovvio che le persone impossibilitate a ritirare il proprio denaro sarebbero costrette a spenderlo e i destinatari della spesa farebbero lo stesso. La velocità di circolazione del denaro aumenterebbe dando una spinta all’economia. E nel caso l’economia si surriscaldasse? La banca centrale la raffredderebbe sospendendo l’interesse negativo e imponendo una tassa su ogni transazione economica in modo da scoraggiare la spesa e rallentare la velocità di circolazione.

Ma c’è di più: le cbdc offrono un nuovo livello di opzioni. Potrebbero ad esempio incorporare, come si sta studiando in Cina, date di scadenza per imporre ai consumatori di spendere il denaro entro una certa data, pena l’estinzione dal conto. Potrebbe essere anche previsto che il denaro non funzioni in determinati punti vendita, su determinati prodotti o in determinate giurisdizioni. Diversi tassi di interesse possono essere concessi a seconda delle classi di utenti. Chi si trova nella soglia fiscale più alta, potrebbe essere collocato nella soglia del tasso di interesse negativo. La politica monetaria può essere collegata al rating sociale così come al rating del credito. Se un utente ha un punteggio di credito sociale elevato, in altre parole fa e dice le cose giuste, potrebbe qualificarsi per un tasso di interesse più generoso. Oppure potrebbe ricevere un livello più elevato di un reddito di base. In sostanza, le valute digitali potrebbero essere “armate” alla bisogna. Si possono immaginare gli orrori che deriverebbero da questa politica monetaria a geometria variabile (si potrà acquistare più di un hamburger a settimana con un unico portafoglio elettronico?). Insomma, sembra essere arrivato il tempo in cui le persone non saranno più in grado di acquistare o vendere senza l’approvazione del governo. Non stiamo affermando che questo accadrà, stiamo affermando che il denaro programmabile apre tali possibilità che rendono tutta la ricchezza manipolabile e vulnerabile agli attacchi del governo.

L’Europa, dove tutti i governi sono in agonia, sta procedendo a tutta velocità per cancellare la moneta cartacea e passare all’euro digitale. È in corso il progetto pilota per forzare il ritorno di tutti i soldi nelle banche e porre fine al tesoreggiamento del contante. Prima di introdurre l’euro digitale, molto probabilmente concederanno una finestra temporale per fare affiorare tutto l’euro cartamoneta per la conversione e allora sarà una manna per i governi che tasseranno chiunque non sia in grado di dimostrare il motivo per cui è stato accumulato. L’obiettivo delle cbdc è infatti quello di far emergere tutta l’economia sommersa per tassarla. Il vero effetto del passaggio da uno standard cartaceo a uno standard monetario digitale è la completa conoscenza degli averi dei cittadini insieme al potere di modificarli, il che rende d’improvviso realizzabili i sogni più sfrenati dei governi, dal controllo assoluto di tutto, alla tassazione infinita. Collegare tutta la ricchezza a un sistema digitale significa la completa eliminazione della libertà, della privacy, dell’autonomia personale, semplicemente, del diritto a un’esistenza libera.

Non ci si illuda neppure per un momento di rifugiarsi nelle migliaia di criptovalute in esistenza perché saranno tutte messe fuori legge: sarebbe veramente ingenuo pensare che i governi, una volta approntato il Gosplan monetario, permettano l’esistenza di concorrenza nell’emissione del denaro di cui hanno il monopolio sul quale cui si basa il loro potere. Siamo arrivati al punto di non ritorno in cui dopo aver sperimentato ogni sorta di politica rovinosa, governi e banche centrali credono che la soluzione sia il controllo poliziesco sul denaro pensando di poter sfruttare le persone senza fine.

Arriverà però il momento in cui non sarà più vantaggioso lavorare come schiavi. Perché lavorare e investire, se chi è al potere vuole semplicemente prendere quello che si produce? La buona notizia, quindi, potrebbe essere che le persone rifiutino di usare una valuta legale ma priva di valore in quanto utilizzata come strumento per imporre un sistema di totalitarismo economico. Per questo motivo il nuovo Gosplan monetario, secondo noi, è destinato a finire male, molto male.

Aggiornato il 07 maggio 2021 alle ore 09:13