Gli Stati generali della logistica nel Mezzogiorno

La logistica intermodale italiana merita una notevole attenzione da parte delle istituzioni pubbliche e dal settore privato e commerciale. Il sistema portuale italiano, caratterizzato da una posizione geografica favorevole e da un numero elevato di scali portuali commerciali, non soltanto stenta a intercettare flussi di traffico che non siano diretti o originati ma possiamo constatare che le stesse imprese italiane si affidano a scali esteri per la movimentazione dei propri prodotti o l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati per combattere burocrazia e inefficienze territoriali.

I porti del Mezzogiorno possono avere un ruolo fondamentale nello sviluppo della capacità attrattiva dei traffici che hanno dimostrato di voler continuare a insistere nel contesto Euro-Mediterraneo nonostante la crisi determinata dall’emergenza sanitaria. Su quali infrastrutture investire, come e quando farlo sono scelte che non possono essere fatte a prescindere dal contesto economico e dalle sue prospettive di crescita. L’interessante evento dedicato agli “Stati Generali della Logistica del Mezzogiorno. Nodi, reti, industrie al servizio dell’Italia e dell’Europa”, organizzato da Confetra e con la partecipazione del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, torna ad interrogare tutti i protagonisti della logistica e della portualità italiana sull’efficienza e il futuro del sistema Paese.

L’analisi dei mercati del Mediterraneo, la cui piattaforma logistica naturale è il sistema portuale della sponda sud del Mediterraneo, è il piano sul quale fondare le scelte infrastrutturali per il Sud. Gli analisti economici e geopolitici concordano nel ribadire che sono i Paesi dell’Africa sub-sahariana a essere destinati a diventare dei player fondamentali nel contesto Euro-Mediterraneo. La crescita della loro capacità manifatturiera lascia immaginare che, nel medio periodo, possano guardare al Mediterraneo e alla sua sponda europea quale mercato di riferimento per il loro surplus industriale. Per spingere verso tale direzione i traffici commerciali e divenire partner stabili, bisogna considerare il Mezzogiorno un gate d’ingresso al mercato europeo, costruire un’offerta logistica che provi ad anticipare le loro esigenze.

Occorre individuare criteri di priorità per la selezione degli interventi che superino l’approccio tradizionale, orientando le scelte di intervento in funzione di un’analisi puntuale dalla domanda di trasporto e privilegiando, almeno in una prima fase, interventi mirati, non necessariamente di grandi dimensioni, di cui sia però verificato il valore aggiunto a livello di sistema.

In questo scenario, le Zes (Zone economiche speciali) istituite possono diventare un’opportunità alla quale affidare questa prospettiva. Lo snellimento delle procedure autorizzative previste all’interno delle Zes, tempi celeri e soprattutto certi nell’ottenimento delle autorizzazioni sono alcune delle condizioni basilari sulle quali costruire un percorso di “appetibilità” economica delle realtà portuali del Mezzogiorno. Tuttavia, le sole Zes potrebbero non essere sufficienti se non integrate con le Zone franche portuali. L’esenzione di IVA e dazi per le merci extra Unione europea possono infatti rappresentare un valido strumento di supporto per rendere le Zes ancora più attrattive.

Inoltre, l’evidente carenza infrastrutturale è uno dei maggiori freni a qualsiasi politica di sviluppo. Occorre ripensare integralmente alle infrastrutture in una logica di vera e propria politica industriale. Quello delle dotazioni infrastrutturali generali è il punto di partenza sul quale innestare una serie di progetti specifici che vanno individuati secondo una logica animata da una visione di insieme basata su piani industriali, concertati con tutte le forze “pensanti” del territorio che individuino percorsi di sviluppo con obiettivi concreti e misurabili, sviluppando al meglio le opportunità che la blue economy e una logistica efficiente possono generare per lo sviluppo del nostro Paese.

Aggiornato il 13 luglio 2021 alle ore 11:10