Confindustria, Bonomi: “Riforme ora, no a chi flirta coi No-vax”

Carlo Bonomi lancia il suo anatema contro i No-vax. “Confindustria – afferma il presidente nella relazione all’assemblea annuale – si opporrà a tutti coloro che vorranno intralciare il processo delle riforme”. E poi arriva la stoccata: “Diciamo no a chi flirta con i No-vax invece di pensare alla sicurezza di cittadini e lavoratori, come a chi pensa che questo Governo è a tempo”. Il giudizio del leader degli industriali non lascia spazio ad equivoci. Bonomi dedica ampio spazio alla figura di Mario Draghi, uno degli “uomini della necessità”, diverso dagli “uomini della provvidenza” come chi ha dato vita a “un regime ventennale di oppressione” e dagli “uomini del possibile”, quelli del “calcio alla lattina”, del “rinvio eterno”. Le riforme bisogna farle adesso. Basta rinvii, basta giochetti, basta veti. Davvero basta”, avverte il presidente di Confindustria esprimendo la “preoccupazione” per il cronoprogramma per le riforme legate al Pnrr che “rischia di slittare”. Per gli industriali “è una strada profondamente sbagliata quella del gioco a Risiko delle bandierine del consenso effimero”.

“È il tempo di decidere di scegliere di cambiare. Di fare le scelte più giuste per far crescere l’Italia nel mondo. La cosa più difficile della vita è capire quale ponte devi attraversare e quale ponte devi bruciare. Perché cambiare è certo difficile, ma non cambiare per l’Italia è fatale”. È il messaggio contenuto nella conclusione dell’intervento di Bonomi, che cita una frase di Bebe Vio, definita eroina della passione dello sforzo e della volontà: “Fatti dire che è impossibile e dimostra a tutti che puoi farcela”.

Bonomi, dal palco dell’assemblea si rivolge “direttamente ai leader” di Cgil, Cisl e Uil, Landini, Sbarra e Bombardieri. “Luigi, Maurizio, Pierpaolo, noi non siamo partiti in lotta, noi abbiamo un grande compito comune. Di fronte ai ritardi e alle sempre più gravi fratture sociali della nostra Italia, lavoro e impresa hanno una grande sfida: costruire insieme accordi e indicare strade e strumenti che la politica stenta a vedere”, dice Bonomi, indicando tre “esempi concreti” su cui partire: sicurezza sul lavoro, politiche attive e smart working. “Siamo ansiosi di comprendere come il Governo tenterà di arginare questi aumenti affinché non si traducano in una stangata per le famiglie italiane”, dice il presidente di Confindustria, sottolineando il tema degli aumenti delle commodities dalle minerarie ai metalli e fino all’aumento “vertiginoso dei prezzi energetici”. E dice: “È ovvio che per noi la miglior soluzione temporanea sarebbe una rinuncia dello Stato ai suoi massicci proventi attraverso Iva e accise che gravano su energia e combustibili”. Confindustria si augura che il premier “continui a lungo nella sua attuale esperienza” e avverte: prosegua “senza che i partiti attentino alla coesione del Governo pensando alle prossime amministrative con veti e manovre in vista della scelta da fare per il Quirinale”.

Una prima lunga standing ovation, di oltre un minuto, per il premier Mario Draghi appena Bonomi lo cita. E poi di nuovo altri applausi durante l’intervento che dedica al premier un lungo endorsement. Il presidente del Consiglio è seduto in prima fila, accenna un sorriso e saluta con il capo gli oltre mille imprenditori assiepati nel Palazzetto dello Sport nel quartiere Eur a Roma. “La crescita che abbiamo davanti – sostiene Draghi nel suo intervento – è un rimbalzo, legato alla forte caduta del prodotto interno lordo registrata l’anno scorso. Nel 2020, l’economia italiana si è contratta dell’8,9 per cento, una delle recessioni più profonde d’Europa. Era dunque inevitabile che alla riapertura si accompagnasse una forte accelerazione dell’attività. La sfida per il Governo – e per tutto il sistema produttivo e le parti sociali – è fare in modo che questa ripresa sia duratura e sostenibile”. Il presidente del Consiglio ha anche detto che il governo non intende aumentare le tasse. “Le previsioni del governo che presenteremo a giorni stimano una crescita intorno al 6 per cento quest’anno, a fronte del 4,5 per cento ipotizzato in primavera”, dice Draghi.

“Per assicurare la sostenibilità della ripresa – aggiunge il premier – dobbiamo prima di tutto impedire che ci siano altre significative ondate di contagio. Il governo sta agendo con la massima determinazione per evitare nuove chiusure. Voglio quindi ringraziare ancora una volta gli italiani per la convinzione con cui hanno aderito alla campagna vaccinale, e le imprese per l’impegno dimostrato nel cooperare alla sua organizzazione”.

Aggiornato il 23 settembre 2021 alle ore 12:48