Istat: più occupazione a ottobre, ma crescono solo gli uomini

A ottobre, rispetto al mese precedente, sono aumentati sia gli occupati sia i disoccupati. Più precisamente, l’aumento dell’occupazione (+0,2 per cento, pari a +35mila unità) ha riguardato solo gli uomini e ha compreso i dipendenti, le persone tra i 15-24 anni e gli ultra 50enni. Il tasso di occupazione sale, così, al 58,6 per cento (+0,1 punti). Questo quanto segnalato dall’Istat.

Secondo l’Istituto nazionale di statistica “la crescita del numero di persone in cerca di lavoro (+2,2 per cento, pari a +51mila unità rispetto a settembre), osservata sia per gli uomini sia per le donne, coinvolge chi ha più di 24 anni. Il tasso di disoccupazione sale al 9,4 per cento (+0,2 punti), nonostante tra i giovani scenda al 28,2 per cento (-1,4 punti)”. E poi “la diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni, registrata a ottobre rispetto al mese precedente (-0,6 per cento, pari a -79mila unità), è generalizzata sia per sesso sia per classe d’età. Il tasso di inattività scende al 35,2 per cento (-0,2 punti)”.

Il confronto

Confrontando il trimestre agosto-ottobre 2021 con quello precedente (maggio-luglio), è emerso “un livello di occupazione più elevato dello 0,2 per cento, con un aumento di 42mila unità. La crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione delle persone in cerca di occupazione (-2,1 per cento, pari a -49mila unità) e degli inattivi (-0,2 per cento, pari a -33mila unità). A seguito della ripresa dell’occupazione, osservata tra febbraio e giugno e a partire da settembre 2021, il numero di occupati – ha continuato l’Istat – è superiore a quello di ottobre 2020 dell’1,7 per cento (+390mila unità); variazioni ancora negative si registrano per gli indipendenti e per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni, ma in quest’ultimo caso solo per effetto della componente demografica. Infatti, il tasso di occupazione – in aumento di 1,2 punti percentuali – sale per tutte le classi di età”.

Rispetto a ottobre 2020, infine, “diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-5,6 per cento, pari a -139mila unità), sia l’ammontare degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,1 per cento, pari a -425mila), valore quest’ultimo che era aumentato in misura eccezionale all’inizio dell’emergenza sanitaria”.

Aggiornato il 02 dicembre 2021 alle ore 13:04