Amazon, investimento in Europa: 400 milioni in tre anni

giovedì 29 settembre 2022


Un investimento nel Vecchio Continente che supera i 400 milioni di euro “in nuove tecnologie negli ultimi tre anni, migliorando i centri di distribuzione e l’esperienza dei dipendenti dell’azienda”. Lo ha fatto sapere Amazon. Un intervento, questo, teso a supportare i dipendenti “nello svolgimento delle loro mansioni, migliorando la sicurezza sul lavoro e fornendo ai clienti un’ampia scelta di prodotti e consegne rapide e affidabili”.

Sempre Amazon ha indicato che ha proseguito a creare nuovi posti di lavoro, con oltre 200mila persone a tempo indeterminato – oggi – in tutta Europa. Nel dettaglio, secondo quanto è stato riferito, l’anno scorso più di 65mila sono stati i nuovi impieghi nelle attività europee.

Volgendo lo sguardo nel nostro Paese, da parte di Amazon c’è stato un investimento di 8,7 miliardi euro, con più di 14mila nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato (4500 solo nel 2021). Non solo: secondo le stime, ulteriori 3mila posti di lavoro verranno creati entro l’anno. In base ai calcoli, la forza lavoro totale dovrebbe superare i 17mila dipendenti. Tra l’altro, è stato indicato che le aziende italiane che vendono i propri prodotti su Amazon.it hanno dato vita a 60mila posti di lavoro. E, nel 2021, hanno segnato quasi 800 milioni di euro di vendite oltre i confini nazionali.

Nei giorni scorsi, tra le altre cose, Amazon ha illustrato il programma di inserimento lavorativo di persone non udenti all’interno dei suoi centri di distribuzione presenti in Italia. Iniziativa, questa, che è stata sviluppata in collaborazione con l’Ente nazionale sordi (Ens)che già può contare sull’inserimento di 50 persone nel Paese.

Lorenzo Barbo, responsabile di Amazon logistica Italia, ha evidenziato: “Siamo davvero molto orgogliosi che questa importante iniziativa di inclusione sia iniziata in Italia dai nostri centri di distribuzione. Conoscere, imparare ed essere sempre aperti al punto di vista degli altri è ciò che contraddistingue il nostro modo di guardare al futuro, di lavorare e innovare. Crediamo che la diversità in tutte le sue molteplici sfaccettature sia un valore aggiunto e una ricchezza da cui trarre nuovi spunti e idee. Questo nuovo bellissimo viaggio intrapreso insieme all’Ente nazionale sordi ci ha insegnato e ci continua a insegnare moltissimo, arricchendoci ogni giorno”.

Kamila Smarzynska, senior operation manager Amazon, ha proseguito: “Il progetto pilota è stato avviato nel mese di gennaio e in pochi mesi siamo riusciti ad implementarlo in quasi tutti i nostri centri di distribuzione. Tutto ciò è stato possibile grazie alla ferma volontà di realizzare questo progetto e alla rapidità nel prendere le decisioni, elemento che caratterizza Amazon”.

L’azienda, è stato sottolineato, si è affidata a esperti e consulenti per individuare le migliori soluzioni. Per la cronaca, sono stati organizzati corsi di formazione – tra i quali i corsi di Lingua dei segni italiani – rivolti alla leadership e a tutti i dipendenti dei centri di distribuzione coinvolti nel programma. Al momento, il progetto sta procedendo nei centri di Colleferro (Roma), Passo Corese (Rieti), Torrazza Piemonte (Torino), Castelguglielmo-San Bellino (Rovigo), Castel San Giovanni (Piacenza), Novara, San Salvo (Chieti) e Cividate al Piano (Bergamo). L’iniziativa, a stretto giro, verrà allargata anche agli altri centri italiani.


di Redazione