Mutui, Damiani (Forza Italia)”: “Rate insostenibili”

I calcoli parlano chiaro. Nel nostro Paese le famiglie indebitate sono 6,8 milioni, ovvero circa il 25 per cento del totale. Di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa. A riferirlo è la Fabi che dopo la riunione della Banca centrale europea di giovedì, dove è deliberato un nuovo aumento di mezzo punto, portando il tasso base al 3 per cento, elabora delle proiezioni su come potrebbero evolvere i tassi d’interesse.

In sostanza, se il costo del denaro, come annunciato nella riunione di marzo, arriverà al 3,5 per cento, potrebbero diventare inevitabili altri innalzamenti dei tassi d’interesse su tutti i tipi di finanziamento. Nella fattispecie, comprare un’auto a rate, per esempio un modello da 25mila euro, potrebbe costare, nel caso di un finanziamento decennale a un tasso dell’11,3 per cento, 5.500 euro in più rispetto al 2021.

Osservando i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso potrebbero raddoppiare. Per quelli a tasso variabile il “rimborso” mensile dovrebbe salire del 31 per cento. Per quanto concerne i vecchi mutui, non c’è alcuna differenza per quelli a tasso fisso. Allo stesso tempo, le rate di quelli a tasso variabile potrebbero subire aumenti fino al 43 per cento.

Dario Damiani, senatore di Forza Italia e capogruppo in commissione Bilancio, nota: “Il costo del denaro sale ancora per effetto dell’aumento dei tassi di interesse di 0,50 punti deciso dalla Bce, aumento annunciato anche per il mese di marzo. Già a fine anno avevamo lanciato l’allarme per le ripercussioni negative di questi aumenti sui mutui di milioni di famiglie e imprese. Non possiamo permettere che il peso degli aumenti ricada totalmente sui cittadini”.

“A causa della pandemia – prosegue – le imprese hanno dovuto accendere mutui, quasi sempre a tasso variabile, le cui rate sono diventate oggi insostenibili ed erodono liquidità. È quindi necessario ipotizzare qualche tipo di intervento da parte del Governo, nella forma per esempio di un fondo che ristori famiglie e imprese del differenziale tra il tasso variabile e il fisso. Un aiuto concreto è più che mai necessario in questa fase segnata ancora dall'incertezza”.

Aggiornato il 04 febbraio 2023 alle ore 12:27