Credit Suisse: per Ubs l’affare della vita

Lo dicono gli esperti. Per gli analisti nel salvataggio al fotofinish della banca svizzera ci guadagna la rivale Ubs. Secondo Francesco Castelli, responsabile Fixed income di Banor Capital, “da operatori di mercato, riteniamo che l’intervento svizzero sia di grande aiuto, anche se doloroso per i detentori di azioni Credit Suisse e obbligazioni At1 (bond)”. E ancora, “le autorità svizzere hanno seguito la situazione molto da vicino e hanno prontamente deciso che la banca non era più affidabile come entità indipendente. Il matrimonio con Ubs, dipinto come una transazione privata tra due soggetti privati, mostra invece pesanti segnali di intervento pubblico. Gli azionisti di entrambe le banche non saranno consultati facendo pieno affidamento sulla benedizione pubblica e sul denaro pubblico. Un coinvolgimento politicamente sgradevole, ma una garanzia che il mercato vede come positivo e credibile”, conclude l’esperto.

Roberto Guida, ordinario di economia al Campus Bio-medico di Roma e presidente della European financial management association (Efma), è convinto che “l’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs dovrebbe poter chiudere una fase delicata, ma il sistema bancario italiano ha dimostrato di poter reggere l’urto. Ciò che appare evidente nella vicenda è l’imponente iniezione di liquidità a opera della banca svizzera”. “Ciò che preoccupa – evidenzia Guida – è la decisione della Banca centrale europea (Bce) di proseguire nel rialzo il costo del denaro, con un possibile effetto depressivo sia per gli investimenti del nostro sistema industriale, sia per i consumi delle famiglie”. Prosegue l’esperto, suggerendo che “il continuo aumento dei tassi deciso da Christine Lagarde, pur giustificabile in un contesto di lotta alla persistente inflazione, rischia da una parte di frenare le imprese che hanno bisogno di liquidità per investire nella crescita; dall’altra di aumentare la rata dei mutui a tasso variabile contratti dalle famiglie, riducendone reddito disponibile e capacità di spesa”, conclude il presidente della Efma.

Aggiornato il 21 marzo 2023 alle ore 18:57