La settimana di Confedilizia (Podcast)

n. 16 del 20 aprile 2024

Un caloroso saluto ai nostri ascoltatori. La stampa si è innanzitutto occupata della direttiva europea “case green”, che ha ottenuto il via libera dal Consiglio Ecofin. Il provvedimento ha ricevuto l’approvazione a maggioranza qualificata degli Stati membri, con i voti contrari di Italia e Ungheria e l’astensione di altri sei Paesi, tra cui Polonia e Svezia. A margine della decisione, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha così commentato: “Abbiamo votato contro la direttiva case green. Si è purtroppo concluso l’iter. La posizione dell’Italia è nota. Il tema è: chi paga? Perché abbiamo delle esperienze in Italia abbastanza chiare in proposito”.

Per Confedilizia, che fin dall’inizio ha portato avanti una battaglia quasi solitaria per contrastare l’impostazione dirigista e coercitiva della direttiva, il testo non è accettabile, nonostante i miglioramenti raggiunti. In ogni caso, rileva la confederazione della proprietà immobiliare, è importante chiarire agli italiani che nessun obbligo di intervento sugli immobili è, ad oggi, previsto. Solo il Governo potrebbe imporlo, recependo la direttiva. Ci sono due anni per farlo, ma la stessa Confedilizia confida che l’Esecutivo e la maggioranza impieghino questo periodo di tempo impegnandosi, con decisione, per far sì che il provvedimento venga, al minimo, radicalmente modificato nella prossima legislatura europea.

In rilievo sugli organi di informazione anche la ripresa dello stock abitativo nel settore delle locazioni: una crescita del 3 per cento nell’ultimo trimestre e del 14 per cento rispetto a 12 mesi fa, quando l’emorragia di case disponibili per l’affitto ha toccato il punto più basso rispetto al periodo pre-Covid. In aumento, in particolar modo, l’offerta di immobili con affitti transitori, la cui incidenza è pari al 21 per cento sul totale dell’offerta in locazione disponibile. Venezia è il capoluogo che registra la crescita maggiore, seguita da Massa, Isernia e Verbania. A Milano e Roma il “peso” dell’affitto transitorio sull’offerta totale è inferiore alla media nazionale. In lieve salita l’offerta di immobili in locazione per esigenze abitative ordinarie, anche se sono i mercati più piccoli che mostrano le maggiori fluttuazioni.

Un altro argomento che ha trovato spazio sui quotidiani e i siti specializzati ha riguardato il taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea, i quali, com’è noto, incidono in modo rilevante sui mutui immobiliari. In proposito, il presidente della medesima Bce, Christine Lagarde, ha assicurato che l’istituzione da lei guidata rispetterà la tabella di marcia che prevede il taglio dei tassi di interesse a breve termine, a meno che non si verifichi qualche tipo di shock improvviso e significativo. “Stiamo osservando un processo disinflazionistico che avanza secondo le nostre aspettative”, ha dichiarato, prospettando che se dovesse continuare il processo disinflazionistico saranno allentante le misure monetaria restrittive in un periodo di tempo ragionevolmente breve.

Una menzione a parte merita la notizia riguardante la storica sentenza della Corte costituzionale, che ha stabilito che non deve essere pagata l’Imu per gli immobili occupati abusivamente. Secondo la Consulta, è irragionevole e contrario al principio della capacità contributiva che il proprietario di un immobile occupato abusivamente, che abbia denunciato l’illecito penale, sia ugualmente tenuto a versare l’Imu da tale momento sino a quando non riotterrà la disponibilità dell’immobile. Per detto periodo, hanno argomentato i giudici delle leggi, la proprietà del bene abusivamente occupato non costituisce un valido indice rivelatore di ricchezza per il proprietario spogliato del possesso.

Il presente podcast si con il commento di Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia: “La direttiva cosiddetta “case green” è il tema di questi giorni, dopo la sua approvazione definitiva da parte dell’Ecofin. Si tratta di un testo che, come abbiamo detto più volte, non è assolutamente accettabile, anche se ha subito netti miglioramenti in seguito all’attività svolta in primis da Confedilizia, di pressione sulle parti politiche e anche sul governo italiano che è intervenuto. Ora la partita è aperta, non come dicono in tanti, per applicare questa direttiva, recepirla e applicarla, ma diciamo noi, dice Confedilizia, per modificarla. Abbiamo già raggiunto un primo risultato e cioè il Governo, il Parlamento, ossia la parte del Parlamento che si è impegnata contro, la maggioranza italiana sta facendo quello che noi avevamo chiesto di fare un mese fa, quando ci fu l’approvazione da parte del Parlamento europeo: impegnarsi pubblicamente, in vista delle elezioni europee, per una modifica sostanziale e netta di questo provvedimento. Per togliere allo stesso i suoi caratteri peggiori che sono quelli della coercizione e, quindi, dei vincoli che si avrebbero, sia pure indirettamente, nei confronti dei proprietari. La realtà, comunque, al momento è che questa direttiva non comporta alcun cambiamento, alcun obbligo nei confronti dei proprietari. Noi saremo attenti nel controllare che venga effettivamente fatto quello che la maggioranza politica italiana, il Governo italiano, stanno promettendo in questi giorni. Cioè, impegnarsi in Parlamento, nel Parlamento europeo, con le nuove maggioranze, speriamo diverse dalle attuali, per modificare radicalmente. L’altra notizia più recente è quella della sentenza della Corte costituzionale, che ha stabilito l’inapplicabilità dell’Imu in caso di immobile occupato abusivamente a seguito di reato e di denuncia del reato stesso. Qui va fatta una precisazione importante: va detto che il Governo italiano era già intervenuto per eliminare questa vera e propria vessazione nei confronti dei proprietari, eliminando dal 2023 l’obbligo di pagamento dell’Imu nei casi di fatti identici a quelli della sentenza della Corte costituzionale. La sentenza adesso può agire anche in forma così retroattiva per qualche situazione pendente. È importante però che sia stato riaffermato questo principio di minima-minima civiltà giuridica”.

(*) A cura di Sandro Scoppa, conduce Annarita Palaia

Aggiornato il 22 aprile 2024 alle ore 11:30