Calato dall’alto

Ad ascoltare l’ultima conferenza stampa del presidente del Consiglio dimissionario Mario Draghi, l’Italia da lui governata è il Paese di Bengodi. La crescita del Pil è stata del 6,6 per cento nel 2021 e di oltre il 3 sarà l’incremento della ricchezza nazionale nel 2022. I ministri, tutti, del suo Governo, sono stati straordinariamente bravi, ovviamente perché sono stati scelti da lui. Esilarante l’affermazione del premier: “Il debito pubblico, durante il mio incarico, si è ridotto”. Per la cronaca, nei quasi due anni del suo Esecutivo, è stato aggiunto altro debito pubblico “cattivo” per 132 miliardi di euro. In verità, il Presidentissimo ha parlato di “mandato” (mandato da chi?). Il suo è stato un incarico voluto dal presidente Sergio Mattarella! Perfino il ministro della Pubblica istruzione e dell’Università Patrizio Bianchi è stato straordinario. Pensate: grazie a lui, che “ha lavorato a partire da gennaio”, la scuola italiana ha aperto regolarmente. Le famiglie gli sono profondamente grate perché grazie al ministro possono mandare i loro figli a scuola. La scuola, grazie al suo Governo, ha fatto passi da gigante.

È probabile che il mondo occidentale prenderà come esempio il nostro sistema educativo e cercherà di imitarlo. Impareggiabile il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che ci ha reso indipendenti dal punto di vista energetico. Non avranno nessun problema le imprese e le famiglie per approvvigionarsi di energia. Grazie a un governo che ha subito diversificato le fonti di energia, trovato nuovi fornitori, snellito le procedure per l’apertura di impianti di rigassificazione e ridotto la dipendenza dalle forniture di gas russo. Per quanto attiene la sicurezza e il contrasto all’immigrazione clandestina, è stato un Governo impareggiabile! Per alleviare il temporaneo aggravio delle bollette (nel migliore dei casi si sono triplicate) l’Esecutivo Draghi, con tanta generosità, ha emesso i cosiddetti decreti aiuti che hanno risolto il problema! Addirittura, se l’impresa non è in condizioni di pagare l’energia, può farsi finanziare a tassi d’interesse equivalenti a quelli dei titoli di Stato, grazie alla pronta disponibilità delle banche che notoriamente sono “amiche delle imprese”! Il finanziamento può essere rimborsato in cinque o sei anni.

L’inflazione galoppante e il rischio di stagflazione per il 2023 sono meri incidenti di percorso. L’arroganza e la spocchia del presidente Mario Draghi nella conferenza stampa, mi ha ricordato quella dell’altro supertecnico Mario Monti. Il disprezzo per i partiti politici era palpabile anche perché non lo hanno eletto alla poltrona più ambita: il Colle. Il suo vero obiettivo. Ha superato ogni limite quando gli è stata posta la domanda: “Che cosa ne pensa della campagna elettorale? Dei colpi bassi tra i vari leader di partito?”. Problemi che lui non ha avuto in quanto la sua nomina “è calata dall’alto”. La risposta è stata tra le più formali e scontata. Io però ho avuto l’impressione che il super tecnico “calato dall’alto” stesse pensando alle parole del Marchese del Grillo: “Io so io e voi non siete un c...”. Io avrei dovuto abbassarmi a fare la campagna elettorale per svolgere il ruolo di capo del governo? Sono diventato presidente del Consiglio per diritto divino, in quanto erede al trono del monarca di fatto che siede al Quirinale. Non sono disponibile a un secondo mandato! Tuttavia, resto in attesa della abdicazione in mio favore del presidente Mattarella. Le cariche politiche più importanti in Italia devono essere “calate dall’alto”. Il governo di un paese è una cosa troppo seria per far decidere gli elettori!

Aggiornato il 19 settembre 2022 alle ore 10:10