Vittoria della destra

I risultati dei comizi elettorali non danno adito a dubbi possibili: Fratelli d’Italia primo partito, il centrodestra è la coalizione vincente. Non solo una sconfitta, ma una botta umiliante per il Partito Democratico e tutta la sinistra. È stata battuta un’egemonia di potere, è stata liberata e rimessa in moto la democrazia liberale. Adesso la palla passa al Capo dello Stato. Dovrà avviare le consultazioni dei partiti rappresentati nel nuovo Parlamento, procedere a nominare un presidente del Consiglio incaricato e dare il mandato per formare il Governo. Sinceramente, non può non conferire il mandato a Giorgia Meloni, la trionfatrice di queste elezioni.

Fratelli d’Italia è un partito pronto, con un programma chiaro. Il centrodestra ha un programma comune, cosa assente a sinistra. Il centrodestra ha anche concordato sulla necessità che il capo del Governo sia il leader del partito che ha ottenuto più voti nella coalizione. Non resta che fare gli auguri a Giorgia Meloni. Non perché ha vinto, ma perché – anche se ha un programma chiaro – adesso le tocca governare e raddrizzare le sorti di una Nazione in crisi, con uno Stato smantellato dalla sinistra, una pandemia che non si sa se sia stata superata. E con le pesantissime conseguenze di una guerra nel cuore dell’Europa.

È chiaro, peraltro, come l’Unione europea debba cambiare marcia. Non può più occuparsi di come si cucinano gli insetti (tra l’altro, è mai esistita, per secula seculorum, una norma di legge per preparare la carbonara, la gricia, i risotti alle verdure, le “sarde in saor”?). Deve occuparsi di un esercito europeo. Meloni è la persona giusta per comunicare ad Olaf Scholz, cancelliere della Repubblica federale di Germania, che se, nell’interesse nazionale tedesco, egli s’oppone a porre un tetto al prezzo del gas, e a separare da questo il prezzo delle altre fonti d’energia, l’Italia, nel suo interesse nazionale, può farlo da sé. Stesso dicasi per l’appoggio dell’Italia, nell’interesse europeo, alla sua proposta d’unità d’aviazione dell’Unione per presidiare lo spazio aereo della stessa.

Imprimere un simile cambio di passo in un momento così difficile non deve facilitare i sonni. Auguri.

Aggiornato il 27 settembre 2022 alle ore 09:52