Difesa: alle radici della integrazione europea

Ursula von der Leyen, nel ricandidarsi per la presidenza della Commissione esecutiva dell’Unione europea, comincia a disegnare più nel dettaglio la sua proposta di difesa comune. Così come, per fronteggiare la pandemia, l’Unione ha unificato l’acquisto dei vaccini, comprati in comune sul mercato mondiale, adesso intende acquistare in comune le munizioni e i mezzi per difendersi. Con ciò, qui si sottolinea, si va alle radici del sistema d’idee dal quale ha preso avvio tutto il processo di integrazione in Europa.

Durante la prima delle due guerre mondiali del vigesimo secolo, Jean Monnet, rampollo di una nota famiglie di commercianti e produttori di cognac (alla salute!), vide come le potenze dell’Intesa stessero pagando a prezzi carissimi gli approvvigionamenti, perché in concorrenza tra loro nel comprarli. Allora ne propose l’acquisto, attraverso gli organi supernazionali, in comune tra loro. Convinse i Governi a farlo e i prezzi calarono di botto.

Ursula von der Leyen vuole che la sua eventuale nuova Commissione faccia altrettanto. Per cominciare non c’è male. Brindiamo e speriamo. Non si dimentichi, però, che oggi occorrerebbe integrare anche le forze armate dell’Unione europea, per costruire un effettivo pilastro europeo dell’Alleanza atlantica.

Aggiornato il 23 febbraio 2024 alle ore 09:30