Il Salone Internazionale dell’Agricoltura del Marocco e le opportunità per le imprese italiane

Il settore agroalimentare in Marocco produce il 14% del PIL nazionale ed occupa il 40% della forza lavoro. I prodotti alimentari principali sono i cereali, gli agrumi, le olive, frutta come uva, mandorle, mele e albicocche, ortaggi, legumi, carni ovine e bovine, pesce e vino. La produzione nazionale è estremamente variabile perché  influenzata dalle precipitazioni atmosferiche, difatti non copre il fabbisogno totale del Paese, anche durante gli anni positivi. Tramite l’adozione del “Plan Maroc Vert”, il Marocco ha espresso la propria volontà di cambiamento totale dell’attuale impostazione in ambito agricolo. Il piano è finalizzato all'ammodernamento del settore, con investimenti annuali dell’ordine di 1 miliardo di euro, cui contribuiscono anche la Banca Mondiale, la Banca Africana di Sviluppo e l’Unione Europea. Il Regno anche quest'anno promuoverà le proprie eccellenze e opportunità al mondo intero. Dopo anni di esperienza a Casablanca e a Meknès, capoluogo dell’omonima prefettura ed importante polo economico della regione di Fès-Meknès, torna a ripetersi l’appuntamento del Salone Internazionale dell’Agricoltura del Marocco “Siam”, la principale manifestazione marocchina dedicata ai settori agricolo e zootecnico. 

Il mercato marocchino, in piena espansione, guarda con grande interesse alla qualità e all’esperienza espressa dai prodotti e dalle tecnologie “Made in Italy”. Ribadiamo che nel 2018, vi fu la partecipazione di 44 imprese italiane, con una presenza internazionale di più di 1700 espositori in 185.000 mq e 1.025.000 di visitatori. Il Salone Internazionale dell’Agricoltura del Marocco (SIAM) consente, infatti, alle aziende italiane del comparto agricolo e zootecnico l’opportunità di entrare in contatto con professionisti marocchini del settore, incontrare i manager e i leader delle grandi cooperative agricole del Nord Africa, confrontarsi con i costruttori e i venditori dei macchinari agricoli, esperti di irrigazione e imprese impegnate nella raccolta di frutta e olive. Inoltre, i lavori del salone permettono di incontrare gli esperti aziendali di produzione energetica sostenibile nell’ambito agricolo e agroindustriale.
La Fiera agricola del Marocco – SIAM si propone, dunque, come vetrina dell’eccellenza del Made in Italy nel settore agricolo: le aziende italiane, che esprimono le tecnologie più raffinate e innovative, si distinguono in questo comparto a livello internazionale e costituiscono un fondamentale punto di riferimento. Un punto di forza per l'implementazione delle politiche del Re e del Regno legate al noto Piano Marocco Verde, finalizzato all’ammodernamento del settore agricolo. Nel solo 2013 furono avviati progetti per un valore di 146 milioni di euro di cui oggi si notano i primi risultati, spingendo il Piano ad una fase successiva e più pregnante. 

Cinque sono stati gli accordi firmati tra il governo e il settore professionale all’inizio del 2009 per promuovere la competitività dell’agricoltura marocchina. Gli accordi sono relativi al settore cerealicolo, alla realizzazione di progetti di finanziamento per i piccoli coltivatori, al miglioramento dell’avicoltura e all’incremento della produzione di agrumi. Tra i settori più importanti per gli investimenti, centrale è il mondo dell’agricoltura: esso beneficia da alcuni anni di una politica di investimenti volta a modernizzare il comparto agricolo (dotandolo di macchinari, attrezzature, impianti di irrigazione goccia a goccia, impianti fotovoltaici laddove non vi è un servizio di erogazione di energia elettrica) e formare cooperative agricole (oltre alle grandi tenute agricole già esistenti) che siano in grado di offrire una gamma di prodotti esportabili, diversificati e rispondenti alla domanda estera. La Fiera agricola del Marocco – SIAM è un'opportunità che le imprese italiane possono cogliere. In ragione dell’importanza di questa manifestazione, Euromed International Trade, realtà di supporto per il mondo dell’impresa specializzata in attività legate all’internazionalizzazione, ha deciso di partecipare all’evento con una propria delegazione.

il CEO di Euromed, Sergio Passariello ha pubblicamente invitato ad unirsi alla delegazione di imprenditori e manager del settore che parteciperà ai lavori chiedendo l'adesione di coltivatori diretti, allevatori, vivaisti, imprese di giardinaggio, macchine agricole, attrezzature, imballaggi, manutenzione, agroalimentare, materiale di supporto e servizi.

Partecipare insieme a questa manifestazione sarà un’occasione per conoscersi, scambiarsi informazioni e usufruire di un valido supporto nel corso della visita ai vari stand espositivi. Nell’interagire con nuovi potenziali clienti saremo affiancati da una professionista marocchino, membro della nostra delegazione, che ci farà da interprete grazie alla perfetta conoscenza delle lingue arabo, francese e italiano, oltre che da guida per muoverci agevolmente nel territorio e all’interno degli spazi fieristici” ha affermato Sergio Passariello.

Nel corso del Salone internazionale sarà possibile raccogliere contatti e conoscere a fondo le novità del settore, grazie a una lunga serie di workshop e dibattiti con i massimi esperti in materia, per portare a casa un tesoro di informazioni che ciascun imprenditore - o chi per lui - potrà spendere al meglio per le scelte strategiche future della propria azienda. 

D'altronde, ricordiamo che in termini di produzione, il Marocco mantiene la sua posizione di 12° produttore mondiale e consolida il proprio posizionamento, con una produzione record prevista di 143.000 tonnellate per il biennio 2019-2020, in crescita del 41,3% se rapportato al 2018-19. 

Aggiornato il 04 marzo 2020 alle ore 14:54