Il nuovo governo del Marocco e il protagonismo femminile

Una svolta di genere per le istituzioni del Regno del Marocco. Mohammed VI ha nominato il nuovo governo e su ventiquattro ministri scelti, sette donne sono state ubicate in dicasteri di peso. Alla guida del governo ritroviamo Aziz Akhannouch, mentre al ministero dell’Interno Abdelouafi Laftit, agli Esteri Nasser Bourita, alla Giustizia Abdellatif Ouahbi, agli Affari islamici Ahmed Toufiq, alla segreteria generale del governo Mohamed Hajoui, all’Economia e finanze Nadia Fettah Alaoui, alle Infrastrutture Nizar Baraka, all’Educazione Chakib Benmoussa, alla Salute Nabila Rmili, alla Gestione del territorio nazionale Fatima Ezzahra El Mansouri, all’Agricoltura e Pesca Mohamed Sadiki, all’Inclusione economica Younes Sekkouri, all’Industria e commercio Ryad Mezzour, al Turismo Fatim-Zahra Ammor, all’Istruzione superiore Abdellatif Miraoui, alla Transizione energetica Leila Benali, ai Trasporti Mohamed Abdeljalil, alla Gioventù e Cultura Mohamed Mehdi Bensaid, alla Solidarietà sociale Aouatif Hayar.

Abdellatif Loudiyi è stato nominato ministro con delega presso il capo del governo all’Amministrazione della difesa nazionale, Mohcine Jazouli ministro con delega presso il capo del governo agli Investimenti e valutazione delle politiche pubbliche, Faouzi Lekjaa ministro con delega presso il ministro dell’Economia al bilancio, Mustapha Baitas ministro con delega presso il capo del governo alle Relazioni con il Parlamento e portavoce del governo, Ghita Mezzour ministra con delega presso il capo del governo alla Transizione digitale e alle Riforme amministrative. Il nuovo esecutivo marocchino è stato ricevuto dal Sovrano, dal Principe ereditario, Moulay Hassan, e dal fratello del Re, Principe Moulay Rachid. Alla recente cerimonia ufficiale era presente anche il Ciambellano di Sua Maestà il Re Sidi Mohammed El Alaoui.

Un Governo giovane, progressista, composto esclusivamente da persone competenti. Un Governo capace di attuare la strategia di sviluppo del Paese e la marcia verso l’emersione e la diversificazione economica sostenibile guidata dal re Mohammed VI. Contrariamente a quanto affermato da visioni orientalistiche, influenzati dall’idea coloniale per cui nelle società musulmane le donne sarebbero eterne vittime del patriarcato, in Marocco i movimenti femministi hanno svolto un significativo ruolo sociale e politico. Dal 2011 è emerso con nettezza il protagonismo delle donne nel Regno che trova conferma istituzionale con la nomina di ben sette ministri nell’attuale esecutivo.

Un contesto politico e sociale che merita notevole attenzione per la capacità di innescare un dialogo e future prospettive con tutto il mondo islamico. D’altronde, le convenzioni internazionali per il rispetto dei diritti umani, da un lato, e l’Islam, dall’altro, rappresentano i due principali riferimenti sociali intorno ai quali si sono sviluppati, e continuano a evolversi i movimenti delle donne in Marocco. Oggi, nel Regno possiamo distinguere l’area delle femministe laiche, quella delle attiviste dei movimenti dell’Islam politico o islamiste, e quella delle femministe islamiche. Attualmente, le donne sono rappresentate anche a livello istituzionale.

Aggiornato il 11 ottobre 2021 alle ore 11:44