Isole Salomone: assalto al Parlamento, scontri e coprifuoco

Ancora disordini a Honiara, capitale delle Isole Salomone. Prima il tentativo di assalto al Parlamento e il coprifuoco imposto dalle autorità. Poi un’altra protesta, con tanto di scontri con le forze dell’ordine, per chiedere le dimissioni di Manasseh Sogavare, il primo ministro. Gli organi di informazione locale hanno segnalato sia saccheggi, sia che la polizia ha utilizzato gas lacrimogeni per disperdere i rivoltosi. La protesta, a quanto pare, è divampata per la decisione del Governo, datata 2019, di avere relazioni con formali con la Cina al posto di Taiwan.

Proprio la Cina ha manifestato preoccupazione per quanto sta accadendo sulle Isole Salomone. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino ha sottolineato: “Chiediamo al Governo delle Isole di adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini cinesi e delle realtà cinesi”. Sogavare, da par sua, si è rivolto al Paese. E ha annunciato che “il braccio investigativo del Governo sta lavorando per rintracciare i responsabili della distruzione. Essi affronteranno la legge, nessuno è al di sopra della legge”.

Intanto l’Australia ha riferito che ci sarà l’invio di forze militari di peacekeeping sulle Isole Salomone. A confermarlo è il premier, Scott Morrison, che ha commentato: “Il nostro scopo è fornire stabilità e sicurezza”.

Aggiornato il 25 novembre 2021 alle ore 16:20