L’Alaska, la valorizzazione dell’avorio di tricheco e la tutela degli elefanti

Il governo dell’Alaska, nel tentativo di valorizzare il turismo locale, la cultura autoctona degli indigeni e con il fine di avviare una campagna di divulgazione e informazione contro l’uccisione degli elefanti in Africa ad opera dei bracconieri per ottenerne l’avorio, ha lanciato un’iniziativa importante per la vendita certificata e sostenibile dell’avorio di tricheco, ritenuto un valido sostituto a quello ricavato dalle zanne degli elefanti. I legislatori dell’Alaska stanno lavorando ad un’intensa campagna giuridica e commerciale per convincere la comunità internazionale e gli ecologisti di tutto il mondo delle profonde differenze tra il commercio legale e certificato di avorio di tricheco dal commercio illegale di avorio ricavato dagli elefanti.

Le organizzazioni indigene, in accordo con il governo, hanno avviato un grande progetto promozionale di conoscenza e informazione con un portale digitale ricco di informazioni e cultura: il sito web Walrusivory.org. Il progetto intende valorizzare la cultura indigena locale, fermare le uccisioni illegali degli elefanti e far scoprire la storia dell’Alaska attraverso la conoscenza, la vendita e la lavorazione dell’avorio di tricheco che può avvenire solo da parte delle organizzazioni locali di indigeni, poiché, nel rispetto del Marine Mammal Protection Act, solo i nativi dell’Alaska possono cacciare e lavorare l’avorio dei trichechi.

Un’alternativa concreta e sostenibile al disastro che ogni anno migliaia di bracconieri commettono in Africa con le uccisioni degli elefanti. Coloro che vivono nelle regioni costiere dell’Alaska sono molto legati alla vita e agli spostamenti dei trichechi e da tale animale ricavano cibo, vestiti e utensili, con un ricco patrimonio di tradizioni culturali. La campagna di comunicazione e d’informazione sull’ambiente e la storia dell’Alaska è coordinata dall’organizzazione societaria Kawerak Inc, un consorzio aziendale che rappresenta 19 comunità costiere di nativi dell’Alaska, con sede a Nome.

Il portale divulgativo digitale, lanciato dall’organizzazione aziendale, pubblica e promuove numerosi lavori artigianali in avorio di tricheco, con approfondimenti specifici sulle abitudini e i consumi delle tribù locali, le tradizioni delle popolazioni autoctone e le relazioni culturali che appartengono alla storia locale della caccia al tricheco. L’iniziativa dell’Alaska è finanziata da una sovvenzione statale del governo per aiutare il turismo del Paese dopo l’emergenza sanitaria.

La società Kawerak Inc ha ottenuto un finanziamento di quasi un milione di dollari, attraverso un dettagliato programma di sovvenzioni annunciato già nel corso dell’estate del 2021. Quella dell’avorio di tricheco è una tradizione antichissima nei Paesi nordici. Molti archeologi ed esperti di storia hanno dimostrato che l’avorio dei trichechi è stata la ragione sia del successo che del declino di un’antica colona vichinga in Groenlandia e altri luoghi del profondo nord. Negli scavi archeologici vengono ritrovati spesso resti di materiale animale e vegetale che venivano utilizzati e commerciati nell’antichità e i progressi nella tecnologia del Dna hanno reso possibile analizzare il Dna antico presente in alcuni di questi resti, per scoprire nuove storie sull’era e le abitudini delle popolazioni vichinghe.

Nel corso degli ultimi secoli, i commercianti russi si spingevano fino all’Alaska alla ricerca di avorio di tricheco e della preziosa pelliccia di lontra di mare. Per fermare la vendita di avorio d’elefante, frutto del bracconaggio praticato in Africa, gli Stati Uniti hanno imposto severe regole per coloro che acquistano o vendono l’avorio degli elefanti, contribuendo a diffondere la cultura autoctona degli indigeni e degli intagliatori di avorio di tricheco dell’Alaska. I nativi dell’Alaska cacciano i trichechi e lavorano l’avorio dell’animale inseguendo la sostenibilità, tutelando e monitorando le popolazioni di trichechi e diffondendo la cultura secolare degli indigeni.

Aggiornato il 14 febbraio 2022 alle ore 16:25